La società francese Covéa ci ripensa: non acquisterà più PartnerRe secondo i termini del Memorandum of Understanding firmato il 3 marzo 2020, un affare da 9 miliardi di dollari. Lo rende noto Exor, la holding del gruppo Agnelli, che s’impegna a sostenere la crescita della società di riassicurazioni.
Il consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, ha preso atto della decisione di Covea e “delle positive prospettive di PartnerRe, che gode di uno dei più alti indicatori di capitale e di liquidità del settore riassicurativo a livello globale e che si prevede non avrà sostanziali impatti dalla pandemia Covid-19”. Il consiglio ha quindi ribadito con fermezza che “una cessione di PartnerRe a condizioni inferiori rispetto a quelle stabilite nel Memorandum non riflette il valore della società”.
“Nel suo tentativo di rinegoziare i termini già concordati, Covéa – spiega Exor – non ha mai fatto cenno all’esistenza di un sostanziale cambiamento peggiorativo, incluso il rischio pandemico, o a qualsiasi altro problema in PartnerRe, tali da spiegare il suo rifiuto a onorare i suoi impegni secondo i termini del Mou, e Exor ritiene che tali presupposti non sussistano”.
“Abbiamo sempre detto chiaramente che l’unica ragione per cui Exor poteva riconsiderare il suo rapporto proprietario di lungo termine con PartnerRe era perché avevamo ricevuto un’offerta che rappresentava un’opportunità interessante per la società, per accelerare il suo sviluppo, dando giusto valore alla sua eccezionale forza e alle sue ottime prospettive. Ora che Covea ha scelto di non onorare l’accordo, siamo felici a mantenere una relazione forte: PartnerRe non era in vendita e non lo è ora”. Lo afferma John Elkann, presidente Exor. “Le prospettive di PartnerRe si sono rafforzate in questi ultimi mesi”, spiega.
“Con uno degli indicatori di solidità patrimoniale e di liquidità più alti del settore, ci sono ora nuove opportunità per mettere a frutto la capacità di ottenere prezzi e condizioni migliori, una maggiore domanda di servizi di riassicurazione, e la scarsità di capitale disponibile per molti prodotti e in diverse aree del mondo”, sottolinea Elkann nella lettera ai dipendenti di PartnerRe. “Vorrei ringraziarvi ancora – aggiunge – per il vostro lavoro eccezionale. State dimostrando capacità di concentrazione, efficacia e e rigore che sono i veri segni distintivi della società: tutti noi di Exor siamo felici di continuare il nostro viaggio insieme con ancora maggiore successo, realizzando ogni giorno quello che davvero è rilevante.
“Alla luce delle attuali condizioni senza precedenti e delle grandi incertezze che pesano sulle prospettive economiche mondiali, Covea ha fatto sapere a Exor che il contesto non permette di realizzare il progetto di acquisizione di PartnerRe secondo i termini inizialmente concordati”, ha sottolineato il gruppo assicurativo francese Covea in una nota, relativa alla decisione di non procedere all’acquisizione per 9 miliardi di dollari del gruppo di riassicurazione PartnerRe, controllato al 100% da Exor.