(premierleague.com)

I giocatori della Premier League che risulteranno positivi al Coronavirus dovranno autoisolarsi, ma le loro squadre non dovranno andare in quarantena, secondo il nuovo protocollo della Premier League, studiato per la ripresa degli allenamenti di gruppo prevista per il 18 maggio, anche se la data non è ancora ufficiale.

Lo ha annunciato il nuovo amministratore delegato della Premier League, Richard Masters: “Per quanto riguarda i protocolli di ritorno all’allenamento, se un giocatore risulta positivo, a condizione che il giocatore sia stato socialmente distanziato come previsto in questi protocolli, quel giocatore rimarrebbe isolato per un periodo ma non sarebbe necessario per il resto del gruppo, perché i giocatori sono stati socialmente distanziati”.

L’idea stessa di “distanziamento sociale” può sembrare assurda in un ritorno agli allenamenti di gruppo, ma la Premier League ha consultato e si affida agli ultimi studi scientifici. “Dipende dal tipo di contatto, ovviamente stiamo cercando di garantire che i giocatori si mantengano al sicuro anche durante quella situazione di allenamento di contatto e le situazioni di positività dovranno dovranno essere trattati caso per caso”, ha detto Masters.

L’ad della Premier League non si è sbilanciato sulla data del 12 giugno per il ritorno della competizione, poiché è necessaria una certa flessibilità, ma ha detto che l’obiettivo resta metà giugno.

“Non vorrei davvero fare una previsione ora. Chiaramente abbiamo dei piani ma sono tutti flessibili. Penso che, visto che non è ancora stato deciso di tornare all’allenamento di gruppo, non è giusto iniziare a parlare di quando torneremo a giocare. Ci sono molti passi da compiere, molti ostacoli da superare prima di arrivare a quel punto. Quindi penso che sia troppo presto per parlarne. Non voglio illudere i tifosi.

 

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