Juventus indagine UEFA
La sede e il logo Uefa (Photo credit should read FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

“Aspettiamo quello definitivo”. Questo il concetto emerso sul discusso protocollo sanitario dopo il lungo Consiglio di Lega Serie A che si è tenuto nella giornata di ieri. Intanto la Federcalcio sta consegnando al Comitato Tecnico-scientifico il protocollo aggiornato, dopo le richieste di modifiche avanzate nelle ultime ore, poiché: «La documentazione è largamente lacunosa e imperfetta, non si sono avuti riscontri adeguati ai rilievi sollevati».

La Uefa – aggiunge l’emittente – è preoccupata per le sorti del calcio italiano. Le recenti precisazioni del Cts sulla ripresa della preparazione e, conseguentemente anche sul campionato rischiano di far saltare il ritorno in campo. In particolar modo la quarantena obbligatoria per tutta la squadra di 14 giorni è un ostacolo che potrebbe non permettere di portare a termine la Serie A.

Inoltre le indicazioni degli scienziati metterebbero a rischio anche la disputa completa delle coppe europee da parte di Juventus, Atalanta e Napoli (Champions League) e Inter e Roma (Europa League). “Se tutte le grandi federazioni europee – spinte dai rispettivi governi – andranno in una direzione, e la Federcalcio sarà costretta dagli scienziati del Governo a frenare in quella opposta, fino a quando non ci sarà una sorta di rischio zero per i giocatori, il calcio italiano rischia l’isolamento dal resto d’Europa” chiosa Sky.

Tuttavia, la stessa Uefa sarà più morbida sulla data del 25 maggio come termine ultimo per comunicare come e quando ripartirà il campionato: la richiesta è quella di indicare, entro quella data, le intenzioni della Serie A, ma non sembra più essere un termine tassativo.

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