Il Governo ha chiesto alla Premier League di trasmettere alcuni incontri in chiaro e di versare più soldi alla Football League e al calcio di base, come condizione per la ripresa della stagione 2019/20.
La richiesta è arrivata da Oliver Dowden, segretario alla cultura: «Il governo sta aprendo le porte al calcio per tornare in sicurezza a giugno. Ciò dovrebbe includere un ampliamento dell’accesso alle gare in diretta per i fan e garantire che le risorse della ripresa sostengano tutta l’ampia famiglia del calcio», ha detto.
«Ora spetta alle autorità calcistiche concordare e finalizzare i dettagli dei loro piani, e c’è una buona volontà combinata per raggiungere questo obiettivo per i tifosi, la comunità calcistica e la nazione nel suo insieme. Il governo e i nostri esperti medici continueranno a offrire assistenza e supporto prima di qualsiasi decisione finale», ha aggiunto Dowden.
Come spiega The Guardian, la Premier League è in trattativa con Sky e BT per trovare un modo per trasmettere alcune partite in chiaro se e quando la stagione riprenderà. Tuttavia, la soluzione preferita dal governo è che le restanti 45 partite non coperte da diritti tv siano trasmesse su canali liberamente accessibili o tramite una piattaforma di streaming come YouTube.
Resta da capire quale strada deciderà di percorrere la Premier League, considerando che le emittenti hanno fatto pervenire una richiesta di risarcimento, anche qualora il torneo dovesse riprendere. Nei contratti stipulati ci sono diverse clausole che, se disattese, prevedono forti penali. Tra queste, lo spostamento del luogo in cui disputare i match e il cambiamento di orario rispetto alla programmazione ufficiale.