Simone Perrotta e Umberto Calcagno (Aic) (foto Getty)

«Nella stesura degli ultimi protocolli non ci hanno coinvolti, ma molte osservazioni da noi rivolte poi alla fine sono stati accolte. C’è unità d’intenti». Così ha parlato Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

Ora è necessario risolvere le criticità legate ai ritiri collettivi: «Questa è una criticità che speriamo di risolvere. Ovvio che in caso di positività di un calciatore durante le competizioni, con il ritiro, la squadra coinvolta non potrebbe continuare a partecipare al torneo».

Sulla posizione dei calciatori, Calcagno ribadisce che la volontà generale è quella di tornare a giocare: «I calciatori vogliono giocare, bisognerebbe evitare però le strumentalizzazioni. Vogliamo tornare alla normalità. Però non a tutti i costi. Poi ognuno ha la sua personale percezione del pericolo, noi invece abbiamo la responsabilità delle decisioni».

In chiusura, una battuta sulla possibilità di vedere maggiori infortuni tra i giocatori: «Qualche rischio in più è fuori dubbio che ci sia. Il periodo di sosta è stato lungo, è una problematica che dovremo affrontare».

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