“Ho convocato una riunione il 28 maggio alle 15 con presidente Gravina, Dal Pino e tutte le altre componenti perché giovedì prossimo saremo nelle condizioni di avere tutti i dati a disposizione per decidere se e quando ripartirà il campionato. Il 28 maggio decideremo”. Lo ha detto il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ospite di Tg Sport su Rai 2.
“I format li decidano le federazioni. La cosa importante è che se si inizia il campionato lo si fa per concluderlo. Quindi tutte quelle che possono essere le soluzioni per consentire realisticamente la conclusione credo siano importanti”.
“Chiudere come in Francia? Sarebbe stata la scelta d’impulso da fare in un momento in cui contavamo i morti. Io ho reagito con durezza perché tre settimane fa mi chiedevano la certezza di una data per tornare a giocare e l’ho trovato vergognoso, perché non c’era cognizione del momento che stavamo vivendo. Non c’era motivazione, quando si dice che il calcio è una grande industria è ovvio ma tutte le grandi industrie sono state ferme in questo periodo. Ora che sta ripartendo tutto il paese è giusto che anche il calcio riparta, è ovvio che debba essere così. Questa idea che io possa essere contro il calcio la trovavo all’inizio fastidiosa, ora solo divertente visto quanto stiamo facendo per tutto il mondo dello sport”.