Juventus sanzioni FPF
L'Allianz Stadium, casa della Juventus (foto Insidefoto.com)

Il ritorno dello short selling su molte piazze finanziarie europee colpisce i mercati che, dopo il rally della vigilia alimentato dalle speranze di un vaccino, frenano sotto i colpi delle vendite allo scoperto.

Tra i titoli maggiormente colpiti anche quelli delle squadre di calcio. In particolare, le incertezze sul ritorno in campo e le tensioni sui diritti tv sono stati tra i fattori che hanno inciso sull’andamento delle azioni della Juventus, in calo addirittura del 6,21% rispetto alla giornata di ieri a quota 0,8970 euro per azione. Dopo aver superato quota 1 euro per azione a fine aprile, il titolo bianconero nelle ultime settimane è rimasto sostanzialmente stabile intorno quota 0,95 euro per azione, prima del crollo di oggi che l’ha riportata verso il basso con capitalizzazione a 1,19 miliardi. Alti i volumi degli scambi, con 15,8 milioni rispetto alla media degli ultimi tre mesi pari a 10,5 milioni.

Non solo Juventus tuttavia, perché anche Roma e Lazio hanno fatto oggi segnare una prestazione negativa in Borsa, seppur con cifre più contenute rispetto ai bianconeri. I giallorossi, sul cui titolo incide anche la fase di stallo legata alla trattativa per la cessione del club da James Pallotta a Dan Friedkin, ha chiuso in calo del 2,18% a 0,381 euro per azione, confermando il trend negativo che prosegue sostanzialmente ininterrotto dallo scorso 26 marzo, quando il titolo aveva raggiunto quota 0,440 euro per azione.

Chiusura in negativo anche per il titolo della Lazio, con -2,24% a 1,3100 euro per azione, all’interno di un trend tuttavia che continua ad essere in crescita per le azioni biancoceleste negli ultimi due mesi: lo scorso 19 marzo, infatti, il titolo era a quota 0,7720 euro per azione.

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