In casa Lazio si cerca la soluzione sul tema del taglio agli stipendi. Il presidente Lotito ha comunicato la volontà di applicare le linee guida della Lega e di procedere pertanto al taglio degli stipendi dei giocatori relativi ai mesi di marzo e aprile e di lasciare in sospeso il discorso relativo alle mensilità di maggio e giugno, in attesa di capire se si tornerà a giocare oppure no.
L’annuncio del taglio ha spiazzato i giocatori, si è però subito messa in moto la macchina della mediazione, come riporta la Gazzetta dello Sport.
La società ha formulato infatti una nuova proposta che prevede il taglio di una sola mensilità, quella di marzo, con il pagamento di aprile posticipato alla prossima stagione, come già successo per Juventus e Roma tra le altre. Resta in sospeso il discorso degli stipendi di maggio e giugno, per i quali sarà inevitabile attendere prima una decisione definitiva sul prosieguo o meno della stagione agonistica.
Ieri sul tema ripartenza è intervenuto il responsabile della comunicazione della Lazio, Arturo Diaconale, ai microfoni di Radio Punto Nuovo. “È un po’ strumentale e privo di sostanza non far ripartire il calcio. Mi auguro passi questa fase di pregiudizi, che come tutti i pregiudizi, spesso sono infondati. Nessuno si prende le proprie responsabilità. Il pericolo esiste, fin quando non ci sarà il vaccino. Bisogna anche avere la capacità di compiere delle scelte, senza causare danni”, ha spiegato.