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La Serie C non si ferma. Il Consiglio federale ha bocciato la proposta votata dalle società nell’assemblea della Lega Pro: niente stop al campionato, niente promozioni a tavolino e blocco di retrocessioni e ripescaggi. I destini delle squadre anche in questa tribolata stagione si decideranno sul campo, resta solo da decidere la formula. La più probabile è quella di disputare playoff e playout, così da ridurre il numero di partite da disputare.

Una decisione arrivata dalla Figc che Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, non ha preso di buon grado: «Devo parlare il linguaggio della verità: quello che è uscito dal Consiglio federale non mi soddisfa per nulla. La Serie C ha una sua evidente specificità nel campo professionistico, altrimenti non si capirebbe perché ci sono A, B ed appunto Serie C. Noi non siamo in grado di tornare a giocare, ce lo hanno detto anche i 60 medici sociali, dovevamo fare gli ipocriti? Il calcio va veramente riformato nella sua cultura. Noi non siamo in grado di assicurare la certezza delle misure per salvaguardare la salute».

Tra le società interessate dalla decisione ci sono state reazioni di segno opposto. Le tre capoliste erano già pronte a “festeggiare” la promozione, ma hanno dovuto rimettere le bottiglie di champagne al loro posto. In casa Monza bocche cucite finché non si definiranno meglio gli scenari.Cautela anche a Vicenza. Per il club di Renzo Rosso, in testa nel girone B, è un bene che la Figc abbia previsto comunque promozioni e retrocessioni. Il presidente della Reggina, Luca Gallo, ha invece commentato su Twitter: «E comunque….per chi ha orecchie per sentire…io l’ anno prossimo ho il sabato occupato…». E’ convinto che tra qualche mese la squadra, che guida il girone C, giocherà in B.

Tra le seconde in classifica, la decisione ha riportato la speranza di realizzare il sogno promozione, che si erano viste soffiare dal Carpi con l’utilizzo del criterio della media punti. Fabio Oppicelli, presidente della Carrarese (seconda nel girone A): «La prima scelta è giocare: linea che abbiamo sempre tenuto. Playoff ridotti se non si potrà finire la regular season? Ipotesi gradita, ogni verdetto deve essere espresso dal campo». La Reggiana (seconda nel girone B) esulta, rischiava di perdere la promozione per un millesimo di punto rispetto al Carpi. La società auspicava la ripartenza, magari solo per i playoff, e aveva inviato un esposto a Figc e Lega Pro per diffidarle di adottare il criterio votato a maggioranza il 7 maggio. Il Bari (secondo nel girone C) torna a sperare nella conquista della promozione sul campo. L’a.d. Luigi De Laurentiis: «E’ solo il primo step. Bisognerà capire quali saranno i tempi e le modalità, vedremo i protocolli per poterci preparare al meglio».

L’umore a Carpi invece è totalmente l’opposto. La rabbia del presidente Stefano Bonacini riguarda l’inutilità delle votazioni dell’assemblea di Lega Pro più che il merito della decisione. «Dalla Figc dicano che la Lega Pro non conta niente e magari ci risparmiano di partecipare alle assemblee. Non sindaco la decisione del Consiglio, ma se non contiamo nulla lo dicano prima di farci perdere tempo».

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