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Scadrà oggi alle 12 l’ultimatum della Lega Serie A ai broadcaster (Sky, DAZN) e all’intermediario per l’estero IMG sul pagamento dell’ultima rata dei diritti tv da 233 milioni di euro, scaduta lo scorso 1° maggio. Dopodichè i club faranno partire i decreti ingiuntivi.

Come scrive Il Sole 24 Ore, in attesa dell’incontro del 28 maggio i broadcaster ritengono di avere il diritto di non versare quanto richiesto. Anche perché a fronte di un campionato che va ancora disputato per il 32%, i titolari dei diritti tv hanno già corrisposto alla Lega Serie A più dell’80% delle somme dovute.

Le e mittenti restano comunque aperte al confronto, e a Sky si ragiona sul fatto che dopo 17 anni di partnership con la Serie A sarebbe stato opportuno sedersi a un tavolo per arrivare a una soluzione condivisa sulla crisi provocata dall’emergenza, piuttosto che affidarsi agli avvocati.

Ci sarebbe ancora tempo per trovare un incontro prima di finire in tribunale. IMG invece deve fare i conti con i broadcaster esteri, che senza la Serie A di nuovo in campo difficilmente onoreranno gli impegni. Per questo l’agenzia statunitense ha proposto alla Lega di riprendere i pagamenti dal 1° luglio.

Al momento la Serie A rimane ferma sulle proprie posizioni, forte di un contratto che ritiene blindato: prima le emittenti devono pagare e poi si imbastirà un confronto. Ben 17 club su 20 hanno già scontato in banca gli assegni tv e devono ottemperare agli impegni con gli istituti di credito per non peggiorare la propria posizione finanziaria.

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