Come richiedere il bonus vacanze? Per farlo bisognerà prima procurarsi un’identità digitale (Spid), farsi calcolare un Isee aggiornato, che non dovrà superare i 40mila euro, e poi procedere alla richiesta attraverso una App, che il ministero dei Beni culturali e del Turismo lancerà a metà giugno.
Sono questi, secondo quanto indicato dal Sole 24 Ore, i primi passi per accedere al «tax credit vacanze» previsto dal Decreto Rilancio per incentivare le vacanze in Italia dal 1° luglio al 31 dicembre 2020.
La misura, spiega il quotidiano, è stata introdotta con il doppio obiettivo di aiuto alle famiglie e alle strutture ricettive messe in ginocchio dal lockdown. E diventa ancora più di attualità ora che cadono i vincoli agli spostamenti fra Regioni.
Per il bonus il Governo ha stanziato 1,67 miliardi sul 2020 e 734 milioni per il 2021. I potenziali fruitori sono 5,8 milioni di nuclei con Isee 2019 entro 40mila euro, ma il Governo stima che il bonus potrà far aumentare il numero dei richiedenti.
Come richiedere il bonus vacanze – Importi e soggetti beneficiari
Il bonus vacanze vale 150 euro per i single, 300 per due persone e 500 per i nuclei da tre componenti in su. Di queste somme, l’80% sarà usato come sconto nelle strutture prescelte (e aderenti); il rimanente 20% sarà scaricabile dall’ Irpef nella dichiarazione dei redditi 2021.
Come richiedere il bonus vacanze – L’App del ministero
A registrare i dati del beneficiario e a generare un Qr Code spendibile nelle strutture sarà una App che il ministero dei Beni culturali e del Turismo lancerà a metà giugno «ma comunque – spiegano dal dicastero al Sole 24 Ore – con anticipo rispetto al 1° luglio, per dare il tempo alle famiglie di predisporre l’Isee e di acquisire un’identità digitale Spid».
Come richiedere il bonus vacanze – Come funziona l’agevolazione
Il bonus vacanze può essere usato una sola volta e non si può frazionare. Le strutture ricettive avranno il rimborso dello sconto effettuato ai turisti sotto forma di credito di imposta, da usare in compensazione da subito. Oppure il credito potrà essere ceduto a terzi o alle banche.
Il bonus dovrà però fare i conti sia con la rinuncia alle ferie da parte di molte famiglie, sia con un meccanismo di erogazione che presenta almeno cinque criticità.
Intanto, il debutto fissato al 1° luglio non agevola chi avrebbe scelto le vacanze in giugno. Poi l’ adesione facoltativa di alberghi e strutture potrebbe azzoppare il cammino del tax credit.
Ma non solo: l’accesso tramite identità digitale e via App rischia di non fare i conti con il digital divide che affligge il Paese, mentre risulta penalizzante l’esclusione delle piattaforme telematiche diverse da quelle delle agenzie di viaggio e dei tour operator. Infine, gli operatori turistici temono una gestione troppo complicata nella fruizione dei crediti d’ imposta accumulati.