Meglio la classifica. È questa in sostanza la posizione dei club di Serie A sull’eventuale utilizzo di un algoritmo per definire la classifica in caso di stop definitivo al campionato, come spiega la Gazzetta dello Sport.
La proposta è stata lanciata nei giorni scorsi dal presidente della Figc Gravina. «Servirà per proiettare la classifica di quel momento alla fine del campionato. Terrà conto di diversi fattori, legati ai risultati e a elementi oggettivi di ciascuna squadra», le sue parole in un’intervista a Sky Sport 24. Contorni ancora un po’ vaghi, ma il “Piano C” studiato dalla federazione ha già attirato le prime critiche. Qualcuno si è esposto pubblicamente, tuttavia anche in privato la contrarietà alla scelta della Figc è condivisa da molte società.
«L’ algoritmo non può essere una soluzione. Come può considerare “l’imprevedibile” che è alla base del calcio?», i dubbi dell’ad dell’Inter Beppe Marotta alla Gazzetta. E anche l’ad del Bologna Claudio Fenucci la pensa allo stesso modo: «Premesso che l’obiettivo di tutti è finire il campionato alla 38esima giornata, credo sia prematuro affrontare l’argomento dell’ algoritmo, perché non sappiamo esattamente di cosa si tratti. Mi pare che possa avere una sua funzione nel classificare le squadre della Lega Pro che sono divise in più gironi con più classifiche ma nel contesto di un campionato come la Serie A ritengo come ultima ratio, se il campionato si dovesse fermare, che il criterio oggettivo più idoneo sia la determinare la classifica sulla base della media punti di ogni squadra in rapporto alle partite giocate».