App Immuni – Dal 1 giugno è possibile scaricare “Immuni” l’app promossa dal Ministero della Salute per il tracciamento dei contatti (contact tracing). Sviluppata nel pieno rispetto della normativa italiana ed europea a tutela della privacy, l’app rappresenta un supporto tecnologico che si affianca alle iniziative già messe in campo dal Governo per limitare la diffusione del virus Covid-19 e aumentare la sicurezza nella fase di ripresa delle attività.
App Immuni, come funziona
Immuni è un’app creata per aiutare a combattere le epidemie, a partire da quella del COVID-19:
- L’app si propone di avvertire gli utenti potenzialmente contagiati il prima possibile, anche quando sono asintomatici.
- Questi utenti possono poi isolarsi per evitare di contagiare altri. Questo minimizza la diffusione del virus e, allo stesso tempo, velocizza il ritorno a una vita normale per la maggior parte della popolazione.
- Venendo informati tempestivamente, gli utenti possono anche contattare il proprio medico di medicina generale prima e ridurre così il rischio di complicanze.
Il sistema di notifiche di esposizione di Immuni mira ad avvertire gli utenti quando sono stati esposti a un utente potenzialmente contagioso.
Il sistema è basato sulla tecnologia Bluetooth Low Energy e non utilizza dati di geolocalizzazione di alcun genere, inclusi quelli del GPS. L’app non raccoglie e non è in grado di ottenere alcun dato identificativo dell’utente, quali nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email. Immuni riesce quindi a determinare che un contatto fra due utenti è avvenuto, ma non chi siano effettivamente i due utenti o dove si siano incontrati.
App Immuni, come funziona il sistema
Di seguito, una spiegazione semplificata di come funziona il sistema. Consideriamo l’esempio di Alice e Marco, due ipotetici utenti.
Una volta installata da Alice, l’app fa sì che il suo smartphone emetta continuativamente un segnale Bluetooth Low Energy che include un codice casuale. Lo stesso vale per Marco. Quando Alice si avvicina a Marco, gli smartphone dei due utenti registrano nella propria memoria il codice casuale dell’altro, tenendo quindi traccia di quel contatto. Registrano anche quanto è durato il contatto e a che distanza erano i due smartphone approssimativamente.
I codici sono generati del tutto casualmente, senza contenere alcuna informazione sul dispositivo o l’utente. Inoltre, sono modificati diverse volte ogni ora, in modo da proteggere ulteriormente la privacy degli utenti.
Supponiamo che, successivamente, Marco risulti positivo al SARS-CoV-2. Con l’aiuto di un operatore sanitario, Marco potrà caricare su un server delle chiavi crittografiche dalle quali è possibile derivare i suoi codici casuali.
Per ogni utente, l’app scarica periodicamente dal server le nuove chiavi crittografiche inviate dagli utenti che sono risultati positivi al virus. L’app usa queste chiavi per derivare i loro codici casuali e controlla se qualcuno di quei codici corrisponde a quelli registrati nella memoria dello smartphone nei giorni precedenti. In questo caso, l’app di Alice troverà il codice casuale di Marco, verificherà se la durata e la distanza del contatto siano state tali da aver potuto causare un contagio e, se sì, avvertirà Alice.
App Immuni, la privacy
Eccoti una lista di alcune delle misure con cui Immuni protegge i tuoi dati:
- L’app non raccoglie alcun dato che consentirebbe di risalire alla tua identità. Per esempio, non ti chiede e non è in grado di ottenere il tuo nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email.
- L’app non raccoglie alcun dato di geolocalizzazione, inclusi i dati del GPS. I tuoi spostamenti non sono tracciati in alcun modo.
- Il codice Bluetooth Low Energy trasmesso dall’app è generato in maniera casuale e non contiene alcuna informazione riguardo al tuo smartphone, né su di te. Inoltre, questo codice cambia svariate volte ogni ora, per tutelare ancora meglio la tua privacy.
- I dati salvati sul tuo smartphone sono cifrati.
- Le connessioni tra l’app e il server sono cifrate.
- Tutti i dati, siano essi salvati sul dispositivo o sul server, saranno cancellati non appena non saranno più necessari e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2020.
- È il Ministero della Salute il soggetto che raccoglie i tuoi dati. I dati verranno usati solo per contenere l’epidemia del COVID-19 o per la ricerca scientifica.
- I dati sono salvati su server in Italia e gestiti da soggetti pubblici.
App Immuni, come scaricarla
Da dove puoi scaricare Immuni dipende dallo smartphone che usi. Non tutti i dispositivi sono supportati. Scegli la versione compatibile col tuo smartphone.
App Store
Puoi scaricare Immuni dall’App Store e usarla correttamente se il tuo iPhone ha iOS versione 13.5 o superiore. Aggiorna iOS all’ultima versione disponibile prima di effettuare il download di Immuni.
I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono i seguenti: 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (2nd generation), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Plus, SE (1st generation). Purtroppo, non potrai usare Immuni se il tuo modello di iPhone non permette l’aggiornamento di iOS a una versione pari o superiore alla 13.5.
Qui il link per scaricare l’App Immuni per iPhone da App Store.
Google Play
Puoi scaricare Immuni da Google Play e usarla correttamente se il tuo smartphone Android verifica tutti e tre i seguenti requisiti:
- Bluetooth Low Energy
- Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o superiore
- Google Play Services versione 20.18.13 o superiore
Aggiorna Android e Google Play Services all’ultima versione disponibile prima di effettuare il download di Immuni.
Purtroppo, non potrai usare Immuni se il tuo modello di smartphone Android non ha il Bluetooth Low Energy o non permette l’aggiornamento di Android e di Google Play Services alle versioni minime indicate.
Qui il link per scaricare l’App Immuni da Google Store.
AppGallery
Stiamo lavorando per permettere di scaricare Immuni anche da AppGallery al più presto. Questo consentirà ai possessori di alcuni modelli di smartphone Huawei di usare Immuni.
Tutte le informazioni utili sul funzionamento del sistema sono disponibili sul sito immuni.italia.it.
App Immuni, come configurarla
L’app richiede informazioni che riguardano soltanto la regione e la provincia dove si vive. L’app non raccoglie alcun dato che consentirebbe di risalire all’identità dell’utente. Per esempio, non chiede e non è in grado di ottenere il nome, cognome, data di nascita, indirizzo, numero di telefono o indirizzo email.
App Immuni, la fase sperimentale
Dopo una prima fase di sperimentazione, che partirà l’8 giugno nelle Regioni Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, Immuni sarà operativa su tutto il territorio nazionale.