Il confronto di ieri tra Gazidis e una parte dello spogliatoio, capitanato da Ibrahimovic, è stato “chiaro e diretto” ed “è servito”. Lo sottolinea il tecnico del Milan Stefano Pioli, convinto sia stata “la cosa migliore da fare” anche di fronte a “idee molto diverse”. Sul futuro il tecnico, alla vigilia della semifinale di Coppa Italia con la Juventus, resta vago: “A due mesi dalla fine della stagione non ho mai conosciuto il mio destino, il mio obiettivo è ottenere il massimo: dobbiamo cercare di riportare il Milan in Europa”.
“Il mio futuro? Difficilmente, nel mio passato, a 14 partite dalla fine sapevo già quale sarebbe stato il mio futuro professionale. Ho solo un obiettivo in testa: dare il massimo e trarre il massimo da questa stagione, abbiamo ancora obiettivi importanti”, ha aggiunto.
“Juve? L’abbiamo affrontata due volte. Sono state sempre partite difficili anche per loro. In entrambi i casi siamo usciti dal campo con qualche rimpianto per il risultato. Se loro hanno trovato la stoccata vincente nel momento giusto, adesso dovremo essere bravi noi questa volta a trovarla. Domani partiamo alla pari, abbiamo le qualità per giocarcela”.
“Avere uno stadio che ti tifa contro mi ha sempre dato grande energia -aggiunge Pioli in merito al fatto che si giocherà senza spettatori-. Ovviamente avrebbe dato una spinta anche ai nostri avversari. Dobbiamo adattarci subito all’assenza del pubblico, già a San Siro contro il Genoa abbiamo pagato questa cosa. Da quell’esperienza dobbiamo trarre dei vantaggi. Tutti abbiamo voglia di passare il turno, ci proveremo”