Roma addio Petrachi – Fonseca sta preparando la Roma per la ripresa del campionato, per un finale di stagione che vedrà la squadra capitolina tentare la rimonta per il quarto posto e ottenere l’ultimo pass disponibile per la Champions League. Nel frattempo però la società deve occuparsi delle questioni extracampo: prima la cessione societaria, non andata a buon fine; ora invece i dissapori tra il presidente James Pallotta e il direttore sportivo Gianluca Petrachi.
Il fatto che Petrachi non sia stato nominato dal presidente nella celebrazione dell’annata giallorossa viene indicato come la causa scatenante del litigio. Il che è considerato da tutti un pretesto, come riporta la Gazzetta dello Sport, e i vertici della società si stanno sempre più convincendo che il d.s. possa avere un club alle spalle e negano che sia la trattativa per l’arrivo di Pedro il motivo del dissidio.
Anche se il poco potere nelle trattative di mercato, potrebbe essere una delle cause del mal di pancia del DS. Infatti tante delle operazioni più importanti, dalla conferma di Dzeko all’arrivo di Mkhitaryan, sono state appannaggio dell’a.d. Fienga e di Franco Baldini.
A questo punto, la Roma valuta se intentare un licenziamento per giusta causa, visto che l’intervista rilasciata la scorsa settimana a Sky aveva fatto arrabbiare proprio tutti, dalla dirigenza alla squadra. In ogni caso, stamattina sembra che Petrachi si presenterà a Trigoria per un chiarimento e anche per non dare estremi a un licenziamento, senza perdere i due anni di contratto che restano con il club giallorosso, ma la ricucitura sarà complicata.
In casa Roma stanno già pensando a una possibile soluzione, sostituendo Petrachi con Morgan De Sanctis, aiutato sempre dal lavoro in sordina di Franco Baldini. L’ex portiere, dopo l’esperienza con l’Associazione Calciatori, ha dimostrato qualità nella ristrutturazione del settore giovanile, poi tutto dipenderà dal mercato, ovvero dalle cessioni che riuscirà a fare e, soprattutto, se Pallotta cederà la società.