Trasferta Entella a Cosenza – La ripartenza del campionato è stata attesa in trepidazione da tutti gli appassionati e dagli addetti ai lavori. Per permettere però che venga rispettato il protocollo, l’organizzazione delle trasferte si è trasformata in un’impresa piuttosto complessa.
Le squadre per le gare fuori casa muovono più di trenta persone. Impossibile farle stare, per le regole del distanziamento sociale, sullo stesso pullman che, al massimo, può ospitare in condizioni normali cinquanta persone, perciò 25 è il numero massimo di posti in questo periodo post Covid-19 possono salire sul mezzo.
Ancor più complesso se la trasferta prevede uno spostamento in aereo: i voli di linea sono sconsigliati, meglio i più costosi charter che peggiorano l’organizzazione anche a livello economico. Esattamente la situazione che ha dovuto affrontare l’Entella in vista della trasferta di sabato a Cosenza, come riporta la Gazzetta dello Sport.
La società ligure ha prenotato due voli privati e dieci pullman: due per andare da Chiavari a Genova, altrettanti per trasferirsi dall’aeroporto di Lamezia in albergo e per poi andare allo stadio. Altri quattro serviranno per tornare dallo stadio a Lamezia e poi da Genova a Chiavari.
“Un vero e proprio gioco ad incastro – ha dichiarato il team manager del club, Matteo Gerboni -. Per fortuna abbiamo creato, ad inizio stagione, una chat tra tutti i team manager della Serie B. Ci aiutiamo uno con l’altro, dimostrando un grande spirito di squadra».
Il dirigente ha parlato anche dell’impatto a livello economico: «Con questo protocollo la trasferta di Cosenza ci costerà tre volte di più rispetto ad un viaggio fatto in tempi normali, ma la proprietà ha messo al primo posto la sicurezza di giocatori e staff».