(Photo by Pier Marco Tacca/Getty Images)

Niente intesa, il calcio non sarà in chiaro per tutti a meno di ribaltoni dell’ultim’ora. Tutto ruota intorno ad un ostacolo giuridico che ha bloccato il piano del ministro dello Sport Vincenzo Spadafora di mandare in onda in chiaro due partite di questo weekend di Serie A.

Come riportano il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport, ieri è arrivato il parere dell’Antitrust che, di fatto, blocca tutto il piano. Tutto ruota intorno alla Legge Melandri: i diritti in chiaro non sono stati mai messi in vendita e il via libera dalla Serie A senza l’ok a livello giuridico non sarebbe stato possibile. Posizione ribadita anche dall’Antitrust, coinvolta da Mediaset.

Sarebbe servito un bando d’asta per i diritti in chiaro, aperto a tutti, ma non esistevano i tempi tecnici, oppure in alternativa un intervento normativo, inizialmente ipotizzato dal ministro dello Sport Spadafora, ma alla fine giudicato sproporzionato anche perché non avrebbe impedito i ricorsi delle tv. Così, quindi, non andranno in onda Atalanta-Sassuolo su TV8 di Sky e Verona-Cagliari sul canale Youtube di Dazn, ma solo sui rispettivi canali a pagamenti.

Confermata, invece, la riduzione dell’embargo per quanto riguarda gli highlights: Rai 2 trasmetterà gli highlights senza più dover aspettare la scadenza dell’embargo, con le azioni più importanti delle partite delle 19.30 che saranno in onda già dalle 21.30, mentre per le partite con inizio alle 21.45 gli higlights saranno visibili dalle 23.45. Mediaset potrà trasmettere dalle 23.30 le immagini delle partite serali e dalle 23.45 quelli delle gare notturne.

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