Federcalcio inglese crisi Coronavirus
(Photo by Justin Setterfield/Getty Images)

Anche la Football Association soffre l’emergenza Coronavirus. La Federcalcio inglese è stata costretta a licenziare 124 persone – il 15 % dell’organico – come conseguenza delle perdite stimate tra 100 e 150 milioni di sterline nel 2020 per la crisi post-Covid.

Perdite – scrive la Gazzetta dello Sport – che potrebbero raggiungere addirittura quota 300 milioni di sterline se gli spettatori saranno esclusi dalle partite di Wembley a medio-lungo termine. Intanto la FA potrebbe accedere ad un prestito di 200 milioni, tra sottoscrizioni pubbliche e commerciali, sfruttando il decreto Covid-19 che permette di usufruire di tasso d’interesse allo 0,5%.

La Football Association sta già estinguendo un prestito legato alla ristrutturazione proprio dello stesso Wembley: la somma sarà saldata nel 2024. Il flusso di denaro del 2020 per la FA è compromesso: sono saltate le partite di calcio – playoff e nazionale -, quelle del football americano, oltre ai concerti estivi.

«La sfida finanziaria che affrontiamo è significativa. Abbiamo perso tutte le entrate dagli eventi a Wembley da marzo e da tutte le altre manifestazioni future, come i concerti ad agosto e i match della NFL ad ottobre. Le nostre entrate in termini di hospitality da Wembley, che di solito si aggirano sui 35 milioni all’anno, sono completamente diminuite e probabilmente ci vorranno anni perché si riprendano», dice il CEO Mark Bullingham.

«Inoltre, molti dei nostri sponsor e emittenti sono stati fortemente colpiti dalla pandemia e, a nostra volta, non siamo in grado di fornire i contenuti previsti. Ciò si traduce in una pressione finanziaria su di noi, poiché in alcuni casi dobbiamo pagare un risarcimento, ad esempio in caso di annullamento degli eventi», ha sottolineato Bullingham.

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