Aurelio De Laurentiis ha presentato nella giornata di ieri ai club di Serie A il piano legato ai diritti tv della Serie A per il futuro. Un’idea che si inserisce nel solco del progetto di una media company e che analizza la possibilità di realizzare il canale della Lega da soli, con i fondi di investimento in campo in veste di finanziatori.
Il piano messo sul tavolo da De Laurentiis, secondo il Sole 24 Ore, punta a introiti, da subito, di 2,5 miliardi per arrivare a 2,9 miliardi all’anno alla fine di un quinquennio con 5,2 milioni di abbonati (dai 4 di partenza). In queste cifre vengono considerati circa 330 milioni da ricavi internazionali (una stima definita prudente) oltre a Coppa Italia, Supercoppa, adv, introiti da bar ed esercizi commerciali.
I costi, al contrario, si aggirerebbero sui 260-350 milioni per utili sempre crescenti da 1,8 a 2,6 miliardi annui alla fine del quinquennio. Il progetto potrà eventualmente realizzarsi solo dopo il bando dei diritti domestici e se i club decidessero di produrre il canale da soli invece di legarsi a un partner produttivo e distributivo.
Il patron del Napoli punta a uno scenario con i 20 club di Serie A slegati dai destini dei licenziatari dei diritti (in questo triennio Sky e Dazn) e comunque senza l’apertura della media company a un fondo di private equity come invece previsto dal progetto che hanno in mente il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino e l’a.d. Luigi De Siervo.