Perché Rangnick non ha firmato col Milan
Ralf Rangnick (Photo by Maja Hitij/Bongarts/Getty Images)

Niente Ralf Rangnick per il Milan, come svelato dalla rivista tedesca Kicker: dalla Germania è arrivata infatti la voce di una conferma per Stefano Pioli sulla panchina del club rossonero, poi ufficializzata dalla società milanese.

Dopo i mesi di trattativa con l’ad rossonero Gazidis, è così saltato l’affare: il manager tedesco voleva avere voce in capitolo sia per la composizione e che per quanto riguarda l’allenamento della squadra. Tuttavia, i buoni risultati di Pioli hanno convinto il Milan a proseguire con il tecnico ex Fiorentina, portando alla scelta di offrire a Rangnick solo il ruolo di direttore sportivo: proposta, però, rifiutata dal dirigente tedesco. 

In questo doppio ruolo di allenatore e direttore sportivo, ha lavorato due volte con grande successo durante il suo mandato di sette anni alla RB Lipsia: nella stagione promozionale per la Bundesliga 2015/16 e nella stagione 2018/19 con la qualificazione per la Champions League e il passaggio alla finale della Coppa DFB contro il Bayern Monaco. E proprio con Red Bull dovrebbe arrivare il rinnovo per Rangnick. 

La Bild, inoltre, riporta una dichiarazione di Marc Kosicke, procuratore di Rangnick: «AC Milan e Ralf Rangnick hanno concordato che non è il momento giusto per lavorare insieme. Per questo motivo e tenendo conto del buon andamento e dei risultati con il coach Pioli, è stato deciso congiuntamente che Ralf Rangnick non assumerà un ruolo all’AC Milan».

Così, si è arrivati alla decisione di rinnovare il contratto con Pioli fino al 2022, come annunciato in seguito dal Milan.

Ufficiale, Pioli resta al Milan: rinnovo biennale

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