Il Comitato Tecnico-Scientifico è al lavoro per stabilire le nuove linee guida che entreranno in vigore prima di settembre. L’obiettivo è quello di far ripartire tutte le attività senza far aumentare i contagi da coronavirus e partono da una raccomandazione che ormai viene data per scontata «per evitare nuovi focolai».
Le nuove indicazioni del Cts prenderanno in esame anche la riapertura degli stadi ai tifosi. Il ritorno degli spettatori sugli spalti è stato richiesto anche dalle squadre di Serie A, che, tramite uno studio condotto dalla Lega, ha analizzato la situazione dei 17 stadi del massimo campionato italiano, valutando vie d’accesso, possibilità di distanziamento, uscite d’emergenza e varando una proposta presentata al presidente della Figc, Gravina.
La prova generale per la riapertura degli impianti sportivi saranno gli Internazionali di tennis che si svolgeranno a Roma a settembre. In quel caso ci saranno soltanto posti a sedere con mascherina o distanziamento, entrate e uscite separate. Come sottolinea il Corriere della Sera, sarà difficile replicare lo stesso schema per le partite di calcio, soprattutto nei settori più affollati come le curve. Allo stesso tempo anche al Cts sanno che nel caso in cui la curva dei contagi non risalga bisognerà aprire i cancelli anche a parte dei tifosi, la Lega di Serie A ha proposto una percentuale tra il 25% e il 40%.
Fondamentale sarà lo scaglionamento degli ingressi, il mantenimento della distanza nei vari settori, l’obbligo di rimanere seduti proprio come avviene nei cinema e nei teatri. Regole comunque difficili da far rispettare. Per questo non è scontato che la ripartenza del campionato dal prossimo settembre avverrà con la presenza dei tifosi.