La conferma di Pioli e il conseguente mancato arrivo di Rangnick cambiano totalmente le prospettive per Paolo Maldini, attuale direttore tecnico del Milan.
L’a.d. Ivan Gazidis punta forte sulla sua permanenza tra la dirigenza del club rossonero. «Ha due anni di contratto e mi aspetto che rimanga, ci sentiamo tutti i giorni, il suo apporto è importantissimo» ha spiegato l’a.d., lasciando intendere che non è previsto al momento l’ingresso di altre figure dirigenziali.
Come riporta il Corriere della Sera, fosse sbarcato Rangnick, sul quale Maldini si era espresso in maniera inequivocabile definendolo «non da Milan», il destino dell’ex capitano sarebbe stato chiaramente altrove. Maldini infatti non avrebbe gradito di assumere la carica di vicepresidente, come gli era stato proposto nel caso fosse sbarcato a Milano il manager tedesco. Non avrebbe accettato di passare in secondo piano assumendo un ruolo alla Nedved, più istituzionale che tecnico. La svolta lo rimette invece in pista. Pochi dubbi invece sul d.s. Massara, che resterà.
Nel frattempo la leggenda rossonera prosegue il suo lavoro per costruire una squadra competitiva come ha dimostrato di poter essere il Milan di questo finale di campionato. Ieri ha, infatti, incontrato Fali Ramadani, l’agente di Rebic e Jovic. Si lavora al riscatto del giocatore di proprietà dell’Eintracht Francoforte, mentre si è sondato il terreno per l’attaccante del Real Madrid, che non ha intenzione di cederlo in prestito e chiedono un forte investimento per chi vuole acquistarlo, visti i 60 milioni spesi nella scorsa estate.