Pioli DAZN vigilia Shamrock Rovers
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

«Lo abbiamo scelto perché è la persona giusta per allenare il Milan che abbiamo in mente noi. Quindi non solo per gli ultimi risultati o perché da qui alla prossima stagione manca davvero poco tempo». Parla così l’amministratore delegato del Milan Ivan Gazidis, a proposito di Stefano Pioli.

Il tecnico è stato confermato sulla panchina del club, soprattutto «per come ha fatto giocare la squadra, in maniera divertente, verticale, moderna. E per la sua serietà, la sua professionalità. Non ha mai messo sè stesso davanti alla squadra e al progetto. Così fa un vero manager. Ecco perché lo abbiamo scelto».

In questo modo – scrive il Corriere della Sera –, l’a.d. rossonero ha voluto spiegare ieri a Milanello i perché della clamorosa svolta del Diavolo. Ribadendo fin da subito un concetto base: puntare su Pioli è stata una scelta precisa, non subita.

A subirla sarebbe dunque stato Ralf Rangnick. «Per un manager è doveroso analizzare tutte le possibilità», ha spiegato Gazidis. Dopo mesi di trattative, incontri, di budget e profili analizzati, l’a.d. ha però scelto di cambiare strada. Restando su quella vecchia, prolungando il contratto del tecnico di Parma fino al 2022, per una cifra attorno ai 2 milioni annui.

Stipendio in crescita dunque per il tecnico, per il quale al suo arrivo sulla panchina del club rossonero – e dunque alla firma del primo contratto – si era parlato di 1,5 milioni di euro a stagione.

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