Messi Inter quanto costa – Se Zhang Jindong, il grande capo di Suning, fosse stato proprietario dell’Inter negli anni 90 (ma anche solo prima dell’introduzione del Fair Play Finanziario) non avrebbe avuto problemi a coprire d’oro Lionel Messi per convincerlo a indossare la maglia nerazzurra.
Tuttavia, come ben sanno i lettori di Calcio e Finanza, il regolamento introdotto dall’Uefa nel 2010 per garantire la stabilità finanziaria dei club, impone a tutte le società di calcio iscritte alle competizioni europee di non spendere più di quanto incassano, consentendo solo uno sforamento massimo di 30 milioni di euro nell’arco di un triennio.
Una regola, quest’ultima, che è stata parzialmente e temporaneamente modificata per tenere conto degli effetti negativi del Covid-19 sui bilanci dei club, ma che anche nella sua nuova versione non consente alle società di calcio di fare passi più lunghi della gamba.
Se infatti il tetto dei 30 milioni di perdita massima rimane, l’Uefa ha esteso l’orizzonte temporale su cui calcolarla, portato da 3 a 4 esercizi. Il prossimo monitoraggio riguarderà pertanto le stagioni 2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21, aggregando i risultati di bilancio delle prime due stagioni alla media dei risultati delle ultime due.
Numeri alla mano (li andremo a vedere nel dettaglio nei prossimi paragrafi) sembra molto difficile, visto anche lo stipendio che Messi percepisce attualmente dal Barcellona, che l’Inter, pur potendosi aspettare ricavi in crescita proprio grazie all’ingaggio dell’argentino, possa mantenere i conti in equilibrio rispettando i parametri del Fair Play Finanziario.
Non per nulla un dirigente attento alle dinamiche finanziarie come l’ad dell’Inter, Beppe Marotta, parlando prima di Inter-Napoli ai microfoni di Sky Sport ha definito «un’utopia» l’eventuale arrivo di Messi in nerazzurro.
«Oggi come oggi credo che nessuna squadra italiana sia in grado di fare un’operazione del genere se non subentrano fattori straordinari legati agli azionisti, quindi dei padroni veri e propri. E abbiamo anche un fair play finanziario da rispettare: questo è un anno atipico, il Covid ha fatto sì che ci sia una certa elasticità nelle valutazioni, poi si ritorna a regole strette da rispettare», ha osservato Marotta, che quando era alla guida dell’area tecnica della Juventus non era certo tra i sostenitori più accesi dell’operazione Cristiano Ronaldo.
Ma vediamo di mettere in fila i numeri per capire se, almeno sulla carta, possa esistere o meno una possibilità, dal punto di vista finanziario, di vedere Messi indossare la maglia dell’Inter.
Messi Inter quanto costa – Il valore di mercato del campione
Il faraonico contratto che lega Messi al Barcellona, rinnovato il 5 luglio 2017, scade il 30 giugno 2021. Se lo volesse acquistare già questa estate l’Inter dovrebbe dunque pagare il Barcellona. Quanto? Secondo Transfermarkt il cartellino di Messi vale oggi 112 milioni, mentre per il CIES Football Observatori tra 70 e 80 milioni.
Per comodità di analisi prendiamo un valore a metà tra le due valutazioni: diciamo circa 95 milioni, cui aggiungiamo altri 10 milioni tra commissioni per il papà agente del fuoriclasse e altri oneri accessori. In totale siamo a 105 milioni di euro per il trasferimento.
Ipotizzando un contratto quadriennale (come quello sottoscritto tra Cristiano Ronaldo e la Juventus nell’estate 2018) l’Inter dovrebbe iscrivere nei propri conti a partire dall’esercizio 2020-2021 un ammortamento di 26,25 milioni (nell’ipotesi che commissione e oneri accessori vengano capitalizzati e spesati su più esercizi).
Per avere un termine di paragone il calciatore dell’Inter con l’ammortamento più pesante è Romelu Lukaku con 13 milioni di euro.
Messi Inter quanto costa – Lo stipendio
Il costo più ingente cui l’Inter dovrebbe farsi carico riguarderebbe tuttavia lo stipendio di Messi. Come svelato da Football Leaks, al momento del rinnovo nel luglio 2017, il sei volte Pallone d’Oro ha negoziato uno stipendio che, al lordo delle tasse e considerando solo la parte fissa, pesa sui conti del Barcellona per 71 milioni di euro a stagione: 60,3 milioni come stipendio e 10,6 milioni legati ai diritti d’immagine.
Al netto della fiscalità spagnola lo stipendio netto di Messi, senza considerare i ricchi premi di performance previsti dal contratto, è di circa 35 milioni di euro.
Considerando anche i premi il costo massimo a stagione per il Barcellona arriva a 89,14 milioni di euro (CLICCA QUI PER LEGGERE I DETTAGLI SULLO STIPENDIO DI MESSI AL BARCELLONA).
Ipotizziamo pertanto che l’Inter sia disposta a pagare a Messi la stessa cifra che l’argentino incassa oggi dal Barca: 35 milioni di euro netti più bonus.
Considerando che trasferendo la propria residenza in Italia il calciatore potrà godere dei benefici fiscali previsti per i lavoratori impatriati lo stipendio lordo che l’Inter dovrebbe accollarsi sarebbe di 45,85 milioni di euro senza considerare i ricchi bonus inseriti attualmente nel contratto tra Messi e il Barcellona.
Messi Inter quanto costa – L’impatto a bilancio
Tra ammortamento e stipendio lordo, il costo base di Messi sul bilancio dell’Inter sarebbe pertanto di 72,1 milioni di euro a stagione, pari a circa il 31% dell’attuale costo allargato della rosa dell’Inter, che secondo le stime di Calcio e Finanza dovrebbe aggirarsi attorno a 228 milioni di euro nel 2019-2020.
Considerando tra i costi della rosa attuale dell’Inter anche lo stesso Messi l’incidenza sarebbe di circa il 25%. La stessa di Cristiano Ronaldo nella sua prima stagione alla Juventus: 86,3 milioni di euro il costo del solo CR7 (non beneficia degli sgravi fiscali per gli impatriati) su un totale di 345 milioni.
Messi Inter quanto costa – Le stime sul bilancio nerazzurro
La società nerazzurra ha chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2019-2020 con ricavi in calo in calo di 30 milioni (da 271 milioni al 31 marzo 2019 a 240,5 milioni al 31 marzo 2020) e costi in aumento di 70 milioni (da 262,6 milioni a a 335,7 milioni) legati principalmente a «un aumento dei salari dei giocatori».
Le previsioni per l’intero 2019-2020, considerati anche gli effetti del lockdown per il Covid-19 e la sospensione di campionato e coppe nel quarto trimestre, non sono particolarmente rosee.
Secondo le stime di Calcio e Finanza, l’Inter dovrebbe chiudere il bilancio al 30 giugno 2020 con un rosso superiore a quello dello scorso esercizio (-48 milioni la perdita al 30 giugno 2019) a fronte di ricavi che dovrebbero essere in linea con quelli della passata stagione (417 milioni di euro), grazie anche alla cessione di Mauro Icardi al PSG e alle altre plusvalenze realizzate (67 milioni di euro nel 2019-2020 a fronte di 40 milioni nel 2018-2019), che hanno compensato i minori ricavi commerciali.
Appare evidente che al momento il bilancio dell’Inter non sarebbe in grado di reggere l’urto di un’eventuale acquisto di Messi senza comportare uno sforamento dei parametri del Fair Play Finanziario.
Messi Inter quanto costa – Il Fair Play Finanziario
Secondo le stime di Calcio e Finanza, ipotizzando un rosso di 50 milioni al 30 giugno 2020, per poter chiudere in regola il quadriennio monitorato dalla Uefa (2017/18, 2018/19, 2019/20 e 2020/21) l’Inter dovrebbe chiudere il bilancio 2020-2021 provando a contenere il rosso ad almeno 30 milioni di euro.
Cifra quest’ultima destinata a ridursi nel caso in cui il rosso del 2019-2020 dovesse essere superiore ai 50 milioni.
Risultato a bilancio | Risultato per FPF | |
2017/18 | -17 | 8 |
2018/19 | -48 | -23 |
2019/20 (stima) | -50 | -15 |
2020/21 (stima) | -30 | |
TOTALE | -145 | -30 |
Dati in milioni di euro – Elaborazione Calcio e Finanza
Considerato il maggior costo a bilancio per l’eventuale ingaggio di Messi, per poter centrare un tale obiettivo servirebbero come minimo un centinaio di milioni di ricavi in più rispetto ai livelli attuali. Complessa anche la strada di garantirsi i ricavi aggiuntivi tramite le plusvalenze, considerando che l’Inter parte da una base di ricavi, nel 2019/20, in cui sono presenti circa 70 milioni di entrate dalle cessioni: potrebbe non bastare quindi la cessione del solo Lautaro Martinez, ad esempio, anche considerando l’eventualità che qualcuno possa pagare la sua clausola da 110 milioni di euro.
Basterà la visibilità planetaria di Messi per consentire all’Inter sui far crescere così rapidamente i propri ricavi? L’esperienza di CR7 alla Juventus, almeno nel suo primo anno in Italia, suggerirebbe di no (QUI L’ARTICOLO SULL’IMPATTO DI CR7 SUI CONTI DELLA JUVENTUS).
Il City insegna che quella del Fair Play Finanziario è solo una barzelletta.