Dove investe Andrea Agnelli – Prosegue l’impegno del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, attraverso la cassaforte di famiglia Lamse, nel settore delle energie rinnovabili.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica Sgr, la società di gestione di fondi specializzata nel campo delle rinnovabili, che vede proprio la Lamse di Agnelli tra i soci promotori, ha varato il suo secondo fondo: l’ Italian Energy Efficiency Fund II (Fiee II).
Dove investe Andrea Agnelli, l’impegno nelle rinnovabili con Fiee II
Il fondo, che puntava a raccogliere un capitale minimo di 100 milioni di euro, ha già raccolto 127,5 milioni e punta a raggiungere il target di 175 milioni entro l’anno.
Fiee II ha raccolto i capitali della Banca europea degli Investimenti e di prestigiosi investitori istituzionali e family office italiani.
In particolare, la Banca europea degli Investimenti, già anchor investor nel primo fondo (cioè Fiee I) con 25 milioni, ha incrementato il proprio impegno a 40 milioni.
Dove investe Andrea Agnelli, il ruolo di Lamse
Fiee II parte con il sostegno non solo della Bei, ma anche di gran parte degli investitori già sottoscrittori del primo Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica, che hanno risposto alla raccolta sottoscrivendo oltre il 90% degli importi al primo closing.
I promotori del fondo, tra cui la Lamse di Andrea Agnelli e di sua sorella Anna, hanno assunto un impegno finanziario in Fiee II pari a 4 milioni, replicando quanto fatto nel primo fondo.
Fondo Italiano per l’Efficienza Energetica Sgr è gestita dagli amministratori delegati Raffaele Mellone, ex managing director di Merrill Lynch, e Andrea Marano, già dirigente di Enel Green Power, oltre che dal presidente Fulvio Conti, già Ad di Enel e presidente di Tim.
«Fiee Sgr rappresenta un’esperienza di successo maturata grazie alla redditività degli investimenti in quel segmento dell’ economia reale caratterizzato dall’ uso efficiente e sostenibile dell’ energia. I nostri sottoscrittori apprezzano, oltre che i ritorni economici positivi, anche la natura anticiclica e resiliente degli investimenti ad eventi esogeni violenti quali la recente pandemia da Covid-19. Nel contesto macroeconomico molto complicato nel quale ci muoviamo, la transizione energetica assume un ruolo ancora più rilevante di quanto non avesse in precedenza» ha spiegato Fulvio Conti.