Perché Rangnick non ha firmato col Milan
Ralf Rangnick (Photo by Maja Hitij/Bongarts/Getty Images)

Perché Rangnick non ha firmato col Milan? In molti se lo sono chiesti da quando lo scorso 21 luglio, poco prima della sfida tra i rossoneri e il Sassuolo, l’arrivo del tedesco in rossonero è sfumato ufficialmente, portando al rinnovo dell’attuale allenatore Stefano Pioli.

Ora è arrivata la presa di posizione ufficiale dello stesso Ralf Rangnick, che in un’intervista rilasciata alla ​Süddeutsche Zeitung ha spiegato il motivo del mancato trasferimento in rossonero.

Perché Rangnick non ha firmato col Milan? La verità del manager tedesco

Parlando con il giornale tedesco Rangnick ha confermato di essere stato contattato dal club rossonero e di aver preso seriamente in considerazione la possibilità di firmare per il Milan.

«Il Milan di Sacchi», ha spiegato Rangnick alla ​Süddeutsche Zeitung, «ha avuto così tanta influenza su di me e sulla mia idea di calcio nei miei giovani anni da allenatore, che quando il club mi ha contattato ho subito pensato: il Milan dovrebbe essere il tuo prossimo passo adesso, anche se lo sei non conosci la lingua, la cultura e le condizioni di vita in Italia? Sì, era concepibile per me».

Perché Rangnick non ha firmato col Milan? Decisivo l’exploit della squadra di Pioli

Tuttavia, i risultati e le prestazioni della squadra allenata da Stefano Pioli alla ripresa della Serie A dopo lo stop imposto dal lockdown, hanno sconsigliato Rangnick dall’accettare la proposta di Gazidis.

«​Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci. Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o da quella del club, non sarebbe stato saggio», ha spiegato il tecnico/manager tedesco che era stato individuato dall’ad del Milan, Ivan Gazidis, per il lancio di un nuovo progetto tecnico.

Progetto che è invece stato accantonato per proseguire con Stefano Pioli in panchina.

«Se mi mettessi nei panni dei milanisti, che si tratti di allenatori, direttori sportivi, giocatori o tifosi difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo», ha spiegato ancora Rangnick alla ​Süddeutsche Zeitung.

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