La rivoluzione societaria per la Roma passa ovviamente anche dai cambiamenti nella governance. E il primo riguarderà il Consiglio d’Amministrazione del club giallorosso, come si legge nei patti parasociali relativi alla cessione del club da James Pallotta a Dan Friedkin.
Il closing è previsto per il 17 agosto e comunque non oltre il 31 agosto, in base al contratto preliminare firmato tra le parti. Pallotta ha “ha assunto, l’impegno a far sì che alla data del closing: sette amministratori dell’emittente (ovvero la Roma, ndr) rassegnino le proprie dimissioni con efficacia immediata alla data del closing; i restanti otto amministratori dell’emittente rassegnino le proprie dimissioni con efficacia differita alla data dell’asssemblea dell’emittente post-closing che delibererà in merito al rinnovo degli organi sociali; tutti i sindaci effettivi e tutti i sindaci supplenti rassegnino le proprie dimissioni con efficacia differita alla data dell’assemblea dell’emittente post-closing; il consiglio di amministrazione dell’emittente nomini per cooptazione sette amministratori, su indicazione dell’acquirente, in sostituzione degli amministratori dimessisi con efficacia alla data del closing, come indicato al precedente punto; il consiglio di amministrazione dell’emittente deleghi ad un comitato esecutivo – composto dai sette amministratori cooptati di cui al precedente punto – tutti i poteri necessari alla gestione corrente dell’emittente”.
Dal lato di Friedkin, invece, il gruppo del magnate texano “si è impegnato a far sì che, non appena possibile successivamente alla data del closing, e comunque non oltre cinque giorni lavorativi da tale data, il consiglio di amministrazione della Roma convochi l’assemblea degli azionisti al fine di deliberare in merito al rinnovo dell’intero consiglio di amministrazione e del collegio sindacale”.
Per quanto riguarda invece la gestione nel cosiddetto “periodo interinale”, ovverosia il periodo tra l’accordo e il closing, i patti “impegnano il Venditore a far sì che sino alla data del Closing la gestione dell’Emittente sia condotta in maniera coerente con la gestione passata dell’Emittente, senza porre in essere atti o attività eccedenti l’ordinaria amministrazione e nel rispetto dei termini del Contratto”.