Con il cambio di proprietà la Roma tornerà a lavorare anche sul progetto stadio, ma con una sostanziale novità. Come riporta il Corriere dello Sport, una novità che Friedkin prevede di inserire nel progetto riguarda la proprietà dell’impianto, che non sarà dell’azionista ma direttamente della società di calcio.
Nella bozza di convenzione urbanistica proposta da Baldissoni e il suo staff è previsto il vincolo trentennale che lega la Roma a Tor di Valle, secondo la legge. Ma Friedkin è intenzionato ad andare oltre, inglobando lo stadio all’interno del bilancio del club giallorosso.
Il vantaggio sarà quello di poter contare su una crescita del fatturato e sulla possibilità di giocare in un impianto di proprietà senza l’onere di un affitto. Oggi la Roma paga circa 3 milioni di euro al CONI per l’Olimpico, ma nel futuro questo passo sarà eliminato.
A proposito dell’iter, stando al Corriere dello Sport Friedkin sarebbe già stato rassicurato. Nessuna necessità di sentire altri interlocutori e di esplorare nuove aree. Virginia Raggi sta premendo sull’acceleratore ed entro l’autunno – se non ci saranno intoppi – porterà in Aula Giulio Cesare il contratto dello stadio per la votazione davanti all’assemblea capitolina.