I club della Premier League hanno scatenato l’ira dei propri tifosi, non accettando l’accordo con Sky Sports, BT Sport e Amazon Prime per permettere loro di trasmettere tutte le partite in diretta tv fino a che il governo non avesse stabilito la riapertura totale degli stadi.
I club hanno chiesto una quota aggiuntiva per ottenere questo diritto, ma le emittenti non sono disposte a versarla visti i 5 miliardi già impegnati per ottenere i diritti tv di tre stagioni di Premier e tenendo conto anche del momento di incertezza finanziaria.
I fan perciò non potranno assistere ad alcune delle partite del loro club fino al 3 ottobre, data fissata per la riapertura parziale degli stadi ad un numero di spettatori pari al 20/30% della capienza.
Come ha rivelato il Daily Mail all’inizio di questa settimana, i club hanno anche deciso di non esplorare la possibilità di trasmettere in streaming le partite sui loro siti Web ai propri abbonati. L’unica concessione fatta dai club è stata quella di concedere altre 20 partite alle emittenti. Sky otterrà 12 partite in più, sei per BT Sport e due per Amazon, portando il numero di partite trasmesse in televisione la prossima stagione a 220.
Oltre ad assicurarsi partite extra, le emittenti hanno ottenuto un’altra vittoria assicurandosi che nessun match sarà reso disponibile in chiaro la prossima stagione, a differenza del post lockdown quando la Premier League si è piegata alle pressioni del governo per rendere le partite dal vivo più ampiamente disponibili regalando quattro partite alla BBC, nonostante non avessero diritti live, mentre altre sono state mostrate sul canale in chiaro di Sky, Sky Pick.