Dal momento in cui ha deciso di dare l’addio al calcio sono trascorsi solo pochi anni, ma non sono stati molti i momenti sereni vissuti da Ronaldinho. Il brasiliano, infatti, era stato arrestato a marzo ad Asuncion, in Paraguay, insieme al fratello Roberto, che gli ha fatto da procuratore nel corso della sua carriera.
L’accusa era quella di avere falsificato i documenti per accedere al Paese. Già dopo un mese entrambi erano riusciti a ottenere i domiciliari, pur senza avere ancora la libertà. Ora invece la decisione presa da un giudice paraguayano gli ha permesso di porre fine a quello che era diventato un incubo.
Ronaldinho torna libero – Il brasiliano dovrà pagare una multa
L’ufficializzazione è stata data in un’udienza che è stata trasmessa in diretta Tv. Il magistrato Gustavo Amarilla ha stabilito il pagamento di una multa di 90mila dollari per «danni alla società». Ora, appena ottenute le autorizzazioni, i due dovrebbero fare ritorno in Brasile con un volo privato.