Matteo Renzi (Foto Samantha Zucchi Insidefoto)
Matteo Renzi (Foto Samantha Zucchi Insidefoto)

«Nei prossimi giorni, in Parlamento, si vota il decreto semplificazioni. Ho presentato un emendamento per sburocratizzare anche gli stadi di calcio. A chi dice che in tempi di crisi gli stadi non sono una priorità rispondo dicendo che ballano miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro, spesso bloccati dal niet delle sovrintendenze».

Così ha parlato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a proposito dell’emendamento sugli stadi: «La settimana prossima, potremmo avere una svolta straordinaria e un’accelerazione decisa, se il Senato approverà la mia proposta. Vedremo se prevarranno gli interessi di partito o la possibilità di dare una mano concreta alle città e ai lavoratori», ha aggiunto.

L’emendamento in questione dà la possibilità, una volta ottenuto il parere favorevole del Comune di procedere alla demolizione, alla trasformazione o alla ricostruzione di uno stadio anche in droga ad alcune delle procedure stabilite nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e alle dichiarazioni di interesse culturale già adottate.

«Nel rispetto – si specifica – dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione anche in forme diverse da quella originaria».

La proposta si riferisce ai soggetti che intendono «realizzare l’intervento su di un impianto sportivo, pubblico o privato, collegato in via prevalente ad una associazione o società sportiva iscritta ad un campionato professionistico o superiore per la stagione 2020/2021».

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