«Nei prossimi giorni, in Parlamento, si vota il decreto semplificazioni. Ho presentato un emendamento per sburocratizzare anche gli stadi di calcio. A chi dice che in tempi di crisi gli stadi non sono una priorità rispondo dicendo che ballano miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro, spesso bloccati dal niet delle sovrintendenze».
Così ha parlato il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a proposito dell’emendamento sugli stadi: «La settimana prossima, potremmo avere una svolta straordinaria e un’accelerazione decisa, se il Senato approverà la mia proposta. Vedremo se prevarranno gli interessi di partito o la possibilità di dare una mano concreta alle città e ai lavoratori», ha aggiunto.
L’emendamento in questione dà la possibilità, una volta ottenuto il parere favorevole del Comune di procedere alla demolizione, alla trasformazione o alla ricostruzione di uno stadio anche in droga ad alcune delle procedure stabilite nel Codice dei beni culturali e del paesaggio e alle dichiarazioni di interesse culturale già adottate.
«Nel rispetto – si specifica – dei soli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria a fini testimoniali la conservazione o la riproduzione anche in forme diverse da quella originaria».
La proposta si riferisce ai soggetti che intendono «realizzare l’intervento su di un impianto sportivo, pubblico o privato, collegato in via prevalente ad una associazione o società sportiva iscritta ad un campionato professionistico o superiore per la stagione 2020/2021».