Serie A USA squadre miste
(Foto Atlanta United Fc)

Il divieto di far disputare negli USA le partite nazionali dei migliori campionati europei potrebbe portare a violazioni dell’antitrust. Lo riporta il New York Times, accendendo i riflettori su un tema che ciclicamente torna a fare discutere.

La divisione antitrust negli USA è focalizzata da anni su una disputa relativa al luogo in cui possono svolgersi le partite. La FIFA, a tal proposito, sta valutando la possibilità di rafforzare le regole che impediscono alle squadre di giocare partite del campionato nazionale al di fuori dei loro paesi d’origine.

L’interesse sulla questione si è acceso nuovamente quando la società Relevent Sports ha citato in giudizio la FIFA e la Federazione calcistica degli Stati Uniti, accusando le organizzazioni di cospirare per impedire a Relevent di organizzare alcune partite di campionati esteri in Nord America.

Relevent, nello specifico, ha intentato una causa antitrust lo scorso settembre dopo che i suoi sforzi per organizzare una partita della Liga con il Barcellona a Miami nel 2018 hanno incontrato l’opposizione della FIFA e della Federcalcio spagnola, che ha impedito alle squadre di giocare all’estero.

Makan Delrahim, l’assistente procuratore generale della divisione antitrust, ha scritto a marzo al presidente della FIFA, Gianni Infantino, e a Cindy Parlow Cone, che dirige il calcio statunitense, per esprimere le sue preoccupazioni dopo aver appreso che un influente comitato consultivo della FIFA aveva raccomandato al consiglio direttivo che «le partite nazionali ufficiali dovrebbero svolgersi nel territorio dell’associazione membro interessata».

«Siamo particolarmente preoccupati che la FIFA possa violare le leggi antitrust statunitensi limitando il territorio in cui le squadre possono giocare le partite di campionato», ha scritto Delrahim nella lettera. Il coinvolgimento del Dipartimento di Giustizia aggiunge una nuova dimensione al caso promosso da Relevent.

Sforzi come quello di Relevent continuano a scontrarsi con l’opposizione delle federazioni nazionali e dei tradizionalisti, mentre la crescente popolarità delle squadre europee oltre i loro mercati tradizionali ha aumentato la domanda di partite giocate lontane dal Paese di origine. Tali giochi varrebbero milioni di dollari di entrate aggiuntive per i partecipanti.

D’altra parte, c’è chi negli USA crede che queste partite siano una minaccia per l’appeal dei match locali, come Don Garber, Commissioner della MLS: «Sono fermamente convinto che i fan locali dovrebbero avere l’opportunità di vedere le partite locali, e non per altri scopi farle giocare al di fuori del mercato interno», ha detto a ESPN a febbraio.

Le regole della FIFA attualmente consentono di giocare partite sul territorio d’oltremare solo in «circostanze eccezionali». Dopo le proteste per il piano di giocare la partita della Liga a Miami, il Consiglio FIFA «ha sottolineato il principio sportivo secondo cui le partite ufficiali del campionato devono essere giocate all’interno del territorio della rispettiva associazione membro».

«Questa divisione del mercato geografico limita irragionevolmente la concorrenza negli Stati Uniti e infligge direttamente un pregiudizio antitrust ai promotori, come Relevent (che partecipa direttamente al mercato rilevante) e ai fan statunitensi che seguono i migliori campionati di calcio professionistici», ha fatto sapere Relevent.

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