Governance Giovanni Agnelli BV - Consiglio di famiglia Agnelli
Un ritratto dell'Avvocato Agnelli al Museo dell'Auto di Torino (Foto Insidefoto Giorgio Perottino)

Governance Giovanni Agnelli BV – Parte il ricambio generazionale nella famiglia Agnelli e nella Giovanni Agnelli Bv, la società olandese della dinastia che tiene le fila del gruppo Exor, a cui fa capo il controllo di una rete di partecipazioni dove spiccano, tra le altre, Fiat Chrysler Automobiles, Ferrari, Cnh, Partner Re e Juventus.

Negli ultimi mesi, come riporta Il Sole 24 Ore, si è assistito all’ingresso di alcuni giovani esponenti della dinastia nel board della società olandese e anche nel meno noto Consiglio di famiglia.

Un passaggio importante e delicato che coincide anche con la modifica degli equilibri azionari dove si registra un rafforzamento di John Elkann e dei cugini Andrea Agnelli e Alessandro Nasi nel capitale.

Governance Giovanni Agnelli BV – Il consiglio di amministrazione

La governance della Giovanni Agnelli Bv ha un organo formale e decisionale rappresentato dal consiglio di amministrazione della società olandese.

I componenti del cda della Giovanni Agnelli BV sono espressione di tre “macro” gruppi famigliari della dinastia torinese. Nel dettaglio ciascun ramo esprime due componenti del board:

  • il “gruppo eredi di Gianni Agnelli” è rappresentato da John Elkann, che ricopre anche il ruolo della presidenza della società, e Tiberto Brandolini d’Adda;
  • il “gruppo Nasi” ha designato Alessandro Nasi e Luca Ferrero di Ventimiglia;
  • “il gruppo altri Agnelli”, infine, ha scelto Andrea Agnelli e ha di recente sostituito Eduardo Teodorani-Fabbri con una new entry, Benedetto della Chiesa, classe 86.

Vicino ai rappresentanti della dinastia figurano due professionisti olandesi, Jeroen Preller e Florence Hinnen, che hanno preso il posto che Gianluigi Gabetti e Gianluca Ferrero avevano nella vecchia Giovanni Agnelli Sapaz.

Governance Giovanni Agnelli BV – Il Consiglio di famiglia

Accanto al cda della Giovanni Agnelli Bv è stato creato un Consiglio di famiglia, non deliberativo e strumento finora inedito. Si tratta di un board consultivo, più allargato, di cui fanno parte e hanno loro rappresentanti tutti i rami famigliari della dinastia e non solo i macro gruppi.

Questo board è stato creato alcuni anni fa per assicurare coesione e coinvolgimento a una famiglia giunta ormai alla quinta generazione e che conta circa 100 azionisti famigliari.

Formato da 24 membri, in rappresentanza di 9 rami famigliari, il Consiglio di famiglia si riunisce una volta l’anno per condividere l’andamento del gruppo e le principali novità che lo hanno coinvolto, sulla base di informazioni già annunciate al mercato ma il cui significato strategico è spiegato ai numerosi membri della dinastia.

Governance Giovanni Agnelli BV – In campo la quinta generazione

Questo board è stato creato alcuni anni fa per assicurare coesione e coinvolgimento a una famiglia giunta ormai alla quinta generazione e che conta circa 100 azionisti famigliari. Formato da 24 membri, in rappresentanza di 9 rami famigliari, il Consiglio di famiglia si riunisce una volta l’anno per condividere l’andamento del gruppo e le principali novità che lo hanno coinvolto, sulla base di informazioni già annunciate al mercato ma il cui significato strategico è spiegato ai numerosi membri della dinastia.

Proprio in questo consiglio stanno pian piano debuttando i più giovani discendenti della famiglia Agnelli avvicinandoli in questo modo alla gestione vera e propria di un gruppo sempre più articolato.

Tra i nomi nuovi compaiono così:

  • Paolo Torlonia (classe ’97),
  • Santiago Marone Cinzano (classe ’94 e primo esponente della sesta generazione),
  • Andrea Camerana (classe ’70),
  • Ilaria Ferrero (classe ’65),
  • Julia Nasi (classe ’91)

Le new entry nel Consiglio di famiglia siedono insieme allo stesso John Elkann, rappresentante degli eredi di Giovanni Agnelli con Lapo e Ginevra, ma anche ad Andrea Agnelli, unico rappresentante del ramo Umberto e Alessandro Nasi.

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