«I diritti televisivi della serie A di calcio al momento valgono 1 miliardo e 350 milioni di euro l’anno. I diritti sono in scadenza nel 2021, sono al momento di proprietà della lega di serie A e contribuiscono oltre il 50% delle entrate dei club».
«Le squadre di serie A per fare cassa, data la loro estrema difficoltà finanziaria, hanno deciso di creare una “media company”, nella quale il 10% sarebbe appannaggio di fondi d’investimento internazionali o la cordata Cvc, Advent e Fsi, oppure quella Bain Capital e Nb Renaissance».
«In questo modo i diritti televisivi da distribuire alle 20 squadre di Serie A salirebbero a 1 miliardo e mezzo di euro l’anno». Sono le premesse di Elio Lannutti, senatore di maggioranza, del MoVimento 5 Stelle, nell’interrogazione parlamentare rivolta al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e al ministro dello Sport Vincenzo Spadafora a proposito dell’operazione della Lega Serie A con i fondi di private equity.
«Visto e considerato che la nuova società che gestirà i diritti calcistici avrà come amministratore delegato una figura espressione dei fondi d’investimento – prosegue il senatore –, che nomineranno anche il 50% del consiglio d’amministrazione e il calcio, prima ancora che un business, è uno sport, ha un valore sociale e l’ingresso dei fondi d’investimento, per di più stranieri, rischierebbe di condizionare in senso molto più affaristico e molto meno sociale l’intero sistema, chiedo se il ministro dell’Economia e il ministro per le politiche giovanile e lo sport sono a conoscenza dei fatti descritti e se intendano salvaguardare le peculiarità dello sport del calcio, proteggendolo dalle grinfie di speculatori e avidi proprietari di club e soprattutto se intendano impedire che la serie a finisca in mano a speculatori stranieri».
«Chiedo, poi, al ministro Spadafora, se intenda proporre soluzioni alternative, che proteggano il calcio da attacchi speculativi», conclude il senatore pentastellato.