Mentre il Milan accoglie Cipriani Tatarusanu, che ha iniziato le visite mediche e poi sarà il secondo portiere, rimane sul tavolo il tema del rinnovo di Gigio Donnarumma. Anche perché il 30 giugno 2021, quando scadrà il contratto del portiere classe ’99, si avvicina sempre più.
Una trattativa che prosegue in silenzio, anche per evitare quanto successo nell’estate 2017, tra le contestazioni per Donnarumma e i vari botta e risposta pubblici tra la società rossonera e Mino Raiola.
La richiesta, comprensiva anche del nuovo contratto per il fratello Antonio (anche lui in scadenza), sarebbe di 10 milioni di euro a stagione: 9 milioni per Gigio, uno per il fratello che rimarrebbe terzo portiere, spiega la Gazzetta dello Sport. Un aumento del 40%, considerando i 7 milioni che oggi paga ai Donnarumma (6 milioni a Gigio e 1 milione ad Antonio).
Tuttavia, l’arrivo di Tatarusanu potrebbe anche aprire le porte ad un addio da parte di Antonio Donnarumma. In questo caso, la società potrebbe anche alzare a 7 milioni l’offerta per Gigio, cercando comunque di assecondare le richieste magari con corposi bonus per la partecipazione alla Champions League, come nel contratto firmato con Zlatan Ibrahimovic. Tra le ipotesi, era spuntata anche la possibilità di un mini-rinnovo fino al 2022 con opzione per il 2023, per evitare la fuga a parametro zero e rinviare il tema alla prossima estate, sia per il rinnovo ma anche eventualmente per la possibilità della cessione. Il Milan, tuttavia, ovviamente spingono perché il nuovo legame sia il più lungo possibile, vale a dire di almeno 3 anni, se non proprio di 5.
E sul tavolo rimane anche il tema della clausola. Nel 2017 il vecchio Milan voleva fissare un prezzo di vendita di 60 milioni di euro, ma per Raiola non si poteva andare oltre i 30. Trovare l’accordo sulla clausola potrebbe aiutare il rinnovo, ma in questa occasione la società rossonera non sembra intenzionata a concedere “scorciatoie” in uscita. In ogni caso tutto ciò entrerà nel vivo dopo la fine del mercato, il 5 ottobre.