(Foto Image Sport / Insidefoto)

Scontro Codacons Il Fatto Quotidiano caso Wanda Nara – E’ scontro tra il Codacons e IlFattoQuotidiano.it sulla vicenda di Wanda Nara e sull’immagine del figlio che le fotografa il sedere e più in generale sui messaggi lanciati dagli “influencer” sui social network ritenuti “sbagliati e pericolosi” da parte dell’associazione dei consumatori.

Nei giorni scorsi il Codacons, sostiene l’associazione, era stato oggetto di un violento attacco della testata online guidata da Peter Gomez, che accusava l’associazione di aver denunciato Wanda Nara in Procura per l’omicidio di Willy a Colleferro.

Questo è stato il primo comunicato del Codacons in relazione all’immagine della moglie di Mauro Icardi che si fa immortalare dal figlio: “Alla base dell’omicidio di Colleferro vi sono anche i modelli sbagliati proposti dai social network, dove regnano rapper e influencer che lanciano ai più giovani messaggi deviati e spesso pericolosi. Un esempio di messaggio profondamente sbagliato è quello dato dalla nota influencer Wanda Nara che, in questi giorni, è comparsa in una foto dove il figlio le fotografa il lato B, una forma di violenza verso i minori che vale ora alla star di Instagram, così come ad altre influencer che mercificano i propri figli pubblicando le immagini dei bambini mentre indossano famose griffe, una denuncia del Codacons alla Procura per violazione delle norme sulla privacy dei minori”.

IlFattoQuotidiano.it ha citato il comunicato, poi scrivendo nel suo attacco all’associazione dei consumatori: “Ebbene, il Codacons ha deciso di continuare a far perdere tempo alla Procura della Repubblica denunciando la responsabilità di Wanda Nara sull’omicidio di Willy”

La risposta del Codacons non si è fatta attendere e tramite i propri legali ha pubblicato la seguente nota: “Nella sua campagna contro il Codacons Ilfattoquotidiano.it va oltre e raggiunge nuovi picchi: inventa la finta notizia secondo cui l’associazione avrebbe denunciato Wanda Nara per l’omicidio di Colleferro. Peccato che, come riportato nel comunicato del Codacons, la denuncia contro l’influencer è relativa alla violazione delle norme sulla privacy dei minori, esposto che non ha nulla a che vedere con la morte di Willy ma che riguarda una vicenda che costituisce un atto di educazione alla sessualità deviata e inaccettabile”

In un ulteriore comunicato rilasciato dal Codacons, l’associazione ha comunicato che IlFattoQuotidiano.it è stato costretto a rettificare il contenuto dell’articolo pubblicato, modificandone il testo e correggendo i gravi errori.

La nota dell’associazione dei consumatori recita: “IlFattoQuotidiano.it, nella frenesia di attaccare il Codacons, si è reso protagonista di un grave errore che finiva di fatto per difendere quegli influencer che, attraverso i social network, lanciano messaggi sbagliati e pericolosi ai più giovani – spiega l’associazione – Un errore che la testata è stata costretta a rettificare, ristabilendo così la verità sulla meritoria azione di chi, come il Codacons o l’Associazione Meter, da anni si batte contro la mercificazione dei bambini praticata sui social network da parte di note influencer.

“Spiace constatare che una testata importante come IlFattoQuotidiano.it, invece di abbracciare la battaglia contro l’uso illecito delle immagini dei minori sui social network, si schieri apertamente a favore degli stessi influencer, e addirittura li inviti come ospiti d’onore agli eventi organizzati dalla testata (come nel caso della festa per i 10 anni del FattoQuotidiano)”.

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