Serie A piano riapertura stadi – Il Comitato tecnico scientifico ha ribadito che non vi saranno modifiche al protocollo utilizzato per la ripartenza della Serie dopo il lockdown. Anche per l’inizio della stagione dunque niente pubblico, le squadre dovranno continuare a disputare i propri match casalinghi a porte chiuse e le società dovranno rinunciare ai ricavi dal botteghino, che, secondo le stime Figc, rappresentano il 9% (300 milioni) del fatturato lordo del sistema, come riporta la Repubblica.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ne ha parlato ieri nella conferenza stampa tenuta in seguito al Consiglio Federale: «Con il premier Conte abbiamo condiviso la priorità alla scuola. Se le cose andranno bene, la riapertura degli stadi credo possa essere naturale». La Figc pensa a riaccogliere il pubblico in maniera graduale, ma molto dipenderà dalla curva dei contagi dopo l’avvio dell’anno scolastico. Se i numeri di fine settembre saranno confortanti, le porte degli stadi potrebbero riaprirsi ai primi tifosi nella seconda metà di ottobre.
Per quanto riguarda le altre Top League europee: le porte restano chiuse anche nella Liga e in Premier; in Francia il governo ha dato il via libera a un numero massimo di cinquemila tifosi per la Ligue 1; la Bundesliga invece ha ricevuto ieri il via libera dagli stati federali tedeschi che hanno concesso la riapertura degli impianti ad un numero di tifosi pari al 20% della capienza.
La Lega Serie A già a luglio ha presentato un documento che contiene le linee guida da adattare ai diversi impianti per declassare il rischio di esposizione al coronavirus da “medio-alto”, come prima delle misure anti-contagio, a “medio- basso”, in presenza di meno di 30 mila spettatori. La novità più rilevante è che i tifosi per tornare allo stadio dovranno indossare mascherine trasparenti in modo da garantire il riconoscimento facciale da parte delle autorità. Poco cambia per la sanificazione degli spazi e la presenza di dispenser di liquido igienizzante, così come la rilevazione della temperatura corporea: nel caso superi i 37,5°, i lavoratori saranno accompagnati in un locale di isolamento temporaneo, il tifoso dovrà ritornare a casa.
L’accesso allo stadio prevede cinque aree di posizionamento per scaglionare gli ingressi. Ogni spettatore dovrà avere uno spazio a disposizione di 2,25 metri quadri, in modo da garantire il metro di distanziamento in ogni direzione. Nei punti di ristoro l’indice di affollamento viene ridotto al 50% e nelle toilette una colonnina segnapercorso regolerà la fila. L’obiettivo è raggiungere il 20% della capienza.