ll calcio professionistico in Germania ha generato un valore aggiunto di 11 miliardi di euro, registrando una crescita esponenziale rispetto ai 7,9 miliardi della stagione 2013/14 e ai 5,1 miliardi del 2007/08. Con un incasso per l’erario statale di circa 3,7 miliardi
Il comparto ha così contribuito per lo 0,3% del pil tedesco, trascinato da comparti come auto motive e ingegneria meccanica. Ma non è lontano dal contributo dato dal settore agricolo (0,9%).
E’ quanto emerge da un corposo studio pubblicato oggi dalla prestigiosa casa di consulenza strategica azinedale McKinsey sulla Bundesliga dal titolo Bundesliga, una potenza economica che Calcio e Finanza ha potuto visionare. E che spiega nei dettagli la struttura economica del campionato tedesco.
Il calcio, spiega sempre il report, ha creato 17mila posto di lavoro in Germania dal 2013/14 per un totale di 185mila addetti. La maggior parte del valore aggiunto totale di 5,7 miliardi di euro è ancora determinata da effetti indiretti, fornitori, operatori di marketing, licenziatari e altre società che beneficiano del calcio.
Gli effetti indotti, ovvero la spesa al consumo degli addetti direttamente e indirettamente nel sistema del calcio professionistico, generano un valore aggiunto aggiuntivo di 2,1 miliardi di euro.
Il report è visionabile integralmente qui sotto:
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