CVC governance Serie A
(Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

Non accenna a placarsi lo scontro tra Serie A e Serie B a proposito dell’ingresso dei fondi di private equity nel massimo campionato italiano. La serie cadetta torna a farsi sentire a proposito dell’operazione che dovrebbe portare nelle mani di un partner il 10% della media company.

Già a settembre la Serie B aveva chiesto chiarimenti sul tema, e ora – scrive MF-Milano Finanza – torna all’attacco con una lettera del presidente Mauro Balata che chiede di avere «accesso e visibilità a tutta la documentazione attualmente resa disponibile» dai fondi.

Solamente dopo questo esame i club cadetti potranno esprimere un giudizio (allo stato attuale negativo) sul progetto sportivo e finanziario, dato che – secondo la B – il concetto di fondo è che l’operazione abbia riflessi su tutto il settore professionistico, visti i meccanismi di promozione e retrocessione.

La linea segue le lamentele di Adriano Galliani sulla ripartizione del prezzo di cessione ai private equity del 10% della media company incaricata di gestire i diritti tv della Serie A. Per impedirla, i club di Serie B sarebbero pronti ad andare per vie legali.

D’altra parte, in un secondo momento, la nascente media company potrebbe presentare un’offerta per i diritti tv del campionato cadetto (sul modello della Liga spagnola), ma – spiega MF – nemmeno questa ipotesi sarebbe sufficiente a risolvere il problema relativo alla natura di lega aperta della Serie A.

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