La pandemia di coronavirus causerà un rallentamento del tasso di crescita annuale del mercato sportivo tra il 3,3% e l’8% nei prossimi tre-cinque anni, secondo i risultati di un nuovo studio condotto dalla società di servizi professionali Pricewaterhouse Coopers (PwC).
L’ultima edizione dello Sports Survey di PwC , che ha ricevuto 780 risposte in più di 50 paesi, ha rilevato che il 30% degli intervistati si aspetta che il tasso di crescita sia zero o inferiore. Lo studio stima che Covid-19 abbia portato a carenze di entrate comprese tra il 30 e il 40% tra le organizzazioni sportive.
“Il settore sportivo non è abituato alle crisi esterne, poiché i suoi principali contraccolpi spesso provengono dall’interno del settore stesso (ad esempio, corruzione e doping)” si legge nell’analisi, riportata da SportPro. “Questo ha scosso il senso di sicurezza e intoccabilità in cui si è avvolto il settore negli ultimi anni”.
È interessante notare che gli intervistati hanno identificato le entrate derivanti dalle scommesse come i principali motori del settore nei prossimi tre-cinque anni, con una crescita annuale prevista del 7,2%, principalmente a causa della rapida accelerazione del mercato delle scommesse sportive negli Stati Uniti. La crescita prevista delle classiche fonti di ricavo del settore sportivo è molto più bassa: licenze e merchandising dovrebbero salire a un tasso annuale del 3,4%; i diritti dei media al 3,2%; sponsorizzazioni e pubblicità al 2,2%; infine si prevede che il reddito derivante dalla biglietteria rimarrà invariato.
Di conseguenza, circa il 70% degli intervistati ha affermato che le organizzazioni sportive si concentreranno maggiormente sulla diversificazione dei flussi di entrate, mentre il 78,4% ha riconosciuto che la pandemia vedrà le proprietà sportive aumentare i finanziamenti e gli sforzi per accelerare la loro trasformazione digitale come spiega il report: “La crisi ha sostanzialmente accelerato tutte le tendenze sottostanti che hanno plasmato il settore, dando vita a un’ampia gamma di prodotti e soluzioni emergenti. Le organizzazioni sportive hanno moltiplicato gli esperimenti, dando vita ai primi stand virtuali, gare ibride, redazione di giocatori virtuali, conferenze stampa digitali e tour estivi”.
Lo studio analizza anche i metodi con cui verrà fruito dei contenuti sportivi. L’86,1% degli intervistati ha affermato che la maggiore crescita verrà registrata dalle piattaforme di social media, seguite da vicino dagli aggregatori come Apple TV +, offerte di puro streaming e over-the-top (OTT). Le prospettive sono meno positive per i media tradizionali, con solo il 32% degli intervistati che si aspetta che il consumo sulle pay-tv crescerà in modo significativo.
Commentando i risultati complessivi del sondaggio, David Dellea, responsabile dell’advisory business sportivo di PwC, ha dichiarato: “In generale, il nostro studio mostra che il pessimismo prevalente è tagliato dalle numerose opportunità offerte dalla crisi. Questa situazione può favorire l’emergere di cambiamenti che sono stati a lungo considerati ma mai raggiunti fino in fondo, che si tratti di sport ibridi, nuovi flussi di entrate, drastiche riforme di governance o modelli collaborativi migliorati”.