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(foto Imago Images)

Bain utili Serie A – Arriva nel pieno della bufera legata ai fatti di Juventus-Napoli il momento chiave della tappa di avvicinamento dei fondi di investimento alla Serie A. Il termine per la presentazione delle offerte vincolanti delle cordate dei fondi di investimento per la media company della Lega è scaduto domenica a mezzanotte.

Due le offerte al vaglio degli advisor della Lega Serie A (Lazard e gli avvocati Francesco Gianni e Renato Giallombardo dello Studio Gianni Origoni Grippo): da un alto quella del consorzio Cvc, Advent e Fsi, assistito da Rothschild, Credit Suisse e Barclays oltre che dallo studio Gattai Minoli Agostinelli; dall’altro quella di Bain Capital e Nb Renaissance che ha come advisor Mediobanca, Nomura e gli avvocati di Gatti Pavesi Bianchi e Greenberg Traurig Santa Maria.

In realtà, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, le offerte sarebbero tre, anche se sui dettagli vige il riserbo. Bain e Nb, dopo un incontro avuto venerdì scorso con 14 presidenti di Serie A, avrebbero deciso di avanzare non una, ma due offerte alla Lega. Le proposte saranno valutate dai club in questi giorni e saranno poi votate nell’assemblea in programma venerdì 9 ottobre.

A livello finanziario, Cvc-Advent-Fsi potrebbero aver superato gli 1,625 miliardi offerti in precedenza per il 10% della media company, cifra a cui si aggiunge un minimo garantito di ricavi annui e una facility di 1,5 miliardi a disposizione dei club, mentre Bain-Nb, la cordata che avrebbe stretto un’alleanza anche con l’americano Stephen Ross di Relevent Sports Group e che starebbe discutendo ancora con Mediapro, avrebbe ritoccato al rialzo 1,35 miliardi messi sul piatto inizialmente.

Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, la cordata Bain-Nb Renaissance ha proposto una partnership che prevede la costituzione di una società dedicata alla gestione e sfruttamento dei diritti audiovisivi, “MediaCo”, nonché l’acquisto per un periodo definito del 15% dei crediti futuri relativi ai diritti audiovisivi che verranno cartolarizzati.

Per venire incontro alle richieste dei club, Bain e NB avrebbero poi ridotto il numero degli anni di partnership dai 50 anni, proposti nell’offerta del 28 agosto, a 10 anni, estendibili, con il consenso della Lega e a fronte di un nuovo pagamento, per ulteriori 10 anni. In ultimo ci sarebbe la rinuncia agli utili nei primi 3 anni di rapporto, lasciando tutti i profitti a favore della Lega e dei club e offrendo un minimo garantito per coprire eventuali scenari negativi per i primi 4 anni, lasciando le decisioni finali sulla commercializzazione dei diritti all’assemblea di Lega.

Sempre stando a MF-Milano Finanza, il piano alternativo di Bain e Nb è quello di formare una partnership nella forma di un’associazione temporanea di imprese. L’offerta prevede il pagamento alla Lega di un anticipo di 450 milioni e la partecipazione al 10% dei ricavi della Serie A al di sopra del minimo garantito. Soprattutto il progetto non contempla l’ingresso dei private equity nel capitale della media company, che pure era previsto come requisito nell’invito a offrire della Lega.

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