Napoli rinnovo sponsor Decò
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

“Il Napoli non è indagato dalla Procura Federale, la partita con la Juve non può che giocarsi. Il provvedimento è chiaro e la partita si dovrà giocare, al Napoli è stato intimato di non giocare, punto”. Lo ha detto Mattia Grassani, il legale del Napoli, che ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo.

“Gli atti alla Procura Federale? Nel percorso dell’omologazione, la Procura Federale ha aperto un iter per il rispetto del protocollo dopo la positività di Zielinski. Il Napoli non è indagato, sono stati chiesti documenti dal giorno 2 al giorno 4 – spiega l’avvocato del club partenopeo -. Il Napoli con le autorità sanitarie locali, Asl Napoli 1 e Napoli 2, così come manderemo alla Procura Federale, ha avuto un copioso carteggio che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure siano state rispettate, come certificato sia da Asl Napoli 1 sia da Asl Napoli 2″ .

Nel dettaglio: “Il Napoli, dopo che il 3 ottobre ha ricevuto comunicazioni dalle Asl e dal Capo di Gabinetto della Regione Campania («I soggetti destinatari non possono allontanarsi dal domicilio comunicato»), ha chiesto chiarimenti alle Asl, in particolare alla Asl Napoli 2, sula compatibilità con la trasferta. Il 4 mattina, arrivano le risposte: «per motivi di sanità pubblica, si deve rispettare l’isolamento fiduciario». A fronte di queste comunicazioni, il Napoli ha deciso di non rischiare un provvedimento penale per tutti i suoi tesserati, violando l’articolo 650 codice penale, cioè la violazione di un provvedimento delle autorità”.

“Come mai per Palermo-Potenza con un identico provvedimento della Asl di Potenza non si è giocata senza che nessuno ne parlasse e su Juventus-Napoli non c’è stato uno stesso iter?” conclude Grassani.

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