Vincenzo Spadafora (Foto Samantha Zucchi Insidefoto)
Vincenzo Spadafora (Foto Samantha Zucchi Insidefoto)

Spadafora rispettare protocollo – Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, intervistato dal Corriere della Sera, ha parlato della mancata trasferta a Torino del Napoli per la partita con la Juventus, senza però sbilanciarsi su chi abbia ragione. “Juve-Napoli non è più una partita e non serve schierarsi. Non si deve fare confusione nell’interpretazione dei protocolli, che sono chiari e stabiliscono responsabilità precise”.

E sulla possibilità di rinviare la partita: “Sarebbe stato meglio trovare una soluzione condivisa: non è stato un grande spettacolo”.

Il Napoli non è partito per il veto imposto dall’autorità sanitaria, concesso nel protocollo: “È così sin dal primo momento. Quanto avvenuto con il Genoa ha creato un precedente che obbliga tutti a una maggiore responsabilità. Finora il protocollo è stato preso un po’ alla leggera, molte squadre non hanno fatto la bolla dopo aver trovato un positivo, ma una quarantena molto soft con ritorno a casa, consentita proprio dalle Asl. Ora è necessaria una stretta generale, tornando a un rigoroso e puntuale rispetto di quanto era previsto e validato. È cambiato il contesto, dobbiamo tutti prenderne atto”.

“Io direi che è necessario tornare al rispetto rigoroso del protocollo, a partire dall’obbligo di bolla all’interno dei centri sportivi quando emerge un singolo positivo, senza deroghe di nessun tipo. Se il protocollo è stato rispettato il rischio è lo stesso a giocare con due positivi in rosa o con dieci”.

La Juventus contesta l’intervento della Asl perché ha agito in deroga al protocollo, Spadafora risponde: “Il protocollo prevede la vigilanza e la responsabilità delle Asl. Anzi, ricordo che la comunicazione alla Asl è un obbligo di legge, mi preoccupano piuttosto le dichiarazioni di chi dice di non averle fatte immediatamente. Ma spero siano frutto solo di malintesi”.

Sul possibile stop al campionato: “Ho incontrato il presidente Gravina e il presidente Dal Pino: ho trovato massima disponibilità e collaborazione, siamo tutti consapevoli che il momento è difficile e occorre avere la massima prudenza. Lavoriamo tutti affinché questo non avvenga. Ma ci tengo a una precisazione: nessuno di noi fa la stessa vita di un anno fa, nessuno fa le stesse cose. L’idea di tenere il campionato con lo stesso format, le coppe, l’Europeo, gli impegni in Nazionale come se nulla fosse accaduto è forse troppo ottimistica. Occorre definire delle priorità, alla terza giornata non è comprensibile sentire che ci sono problemi per i recuperi. Consiglio di ragionare anche su scenari diversi, perché non sappiamo cosa succederà, e se si pensa a playoff e playout sarebbe meglio deciderlo presto, a campionato appena iniziato.

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