Serie A Canale di Lega
Una telecamera sul campo da calcio (foto Cesare Purini / Insidefoto)

Alla fine è passata la linea del presidente Paolo Dal Pino. Con 15 voti favorevoli e 5 astenuti, la Serie A apre all’ingresso dei fondi di private equity e muove un passo fondamentale verso il futuro, in relazione alla gestione dei diritti televisivi e degli aspetti commerciali.

Il massimo campionato italiano andrà avanti a trattare in esclusiva con CVC Capital Partners, il fondo che ha presentato una proposta per il 10% della media company della Serie A insieme ad Advent e Fsi. Esclusi dalla corsa Bain Capital (in coppia con Nb Renaissance) e la statunitense Fortress, che aveva provato un inserimento last minute.

Stando a quanto riportato da Radiocor, ad astenersi in assemblea sono stati i patron di Napoli, Lazio, Udinese, Verona e Atalanta. Le altre big, dalla Juventus al Milan, passando per Roma e Inter, hanno invece appoggiato la proposta lanciata dalla cordata.

E’ stata inoltre varata la commissione negoziale per trattare con il fondo di private equity, che sarà composta da Juventus, Roma, Bologna, Udinese e dal Napoli di Aurelio De Laurentiis.

Ricordiamo che la proposta di CVC-Advent-Fsi prevede di rilevare il 10% della media company per una cifra variabile fra 1,6 e 1,350 miliardi a seconda dell’entità del contributo dei fondi al minimo garantito di 1.080 milioni di ricavi annui assicurato per il primo triennio.

A partire dalla stagione 2024/25, il consorzio incasserebbe un bonus performance pari al 10% della differenza tra i proventi per i club nell’anno in corso e l’ammontare percepito nel 2019/20, fino a un massimo di 40-45 milioni.

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