Streaming abbonamenti pubblicità

Netflix diritti tv Serie A 195 milioni abbonati – Netflix supera quota 195 milioni di abbonati nel mondo, lo rivelano i dati relativi al terzo trimestre del 2020. Come spiega Reed Hastings, fondatore di Netflix, non serve a nulla analizzare i conti del gruppo guardando all’andamento dei singoli trimestre, soprattutto nell’epoca di Covid-19 in cui tutti i parametri, nel breve periodo, possono cambiare rapidamente.

Il numero di abbonati rispetto allo scorso trimestre è cresciuto di soli +2,2 milioni di clienti rispetto al secondo trimestre. Il mercato si attendeva qualcosa di più, anche se da gennaio a giugno Netflix aveva già fatto notevoli balzi causa lockdown.

A fine 2019 gli abbonati erano 158,3 milioni, mentre Netflix stima per fine 2020 di sfondare il muro dei 200 milioni di clienti (201,1 milioni per la precisione): una crescita del 27% in 12 mesi. Un trend simile a quello dei ricavi stimati per la fine dell’anno a circa 25 miliardi di dollari, +23,6% rispetto ai 20,1 mld del 2019, con un arpu (ricavi medi mensili per abbonato) di 10,3 dollari (erano 10 nel 2019).

Dei 195 milioni di abbonati a Netflix nel terzo trimestre 2020, circa 73 milioni sono negli Stati Uniti e Canada (con un arpu di 13,4 dollari), 62,2 milioni in Europa, Medio oriente e Africa (arpu di 10,88 dollari), e poi 23,5 milioni in America latina (arpu di 7,27 dollari) e ancora 23,5 milioni in Asia-Pacifico (arpu di 9,2 dollari).

Paradossalmente il Coronavirus ha poi aiutato le casse di Netflix contenendo in maniera drastica gli investimenti in nuove produzioni, causa set fermi. Un cronico difetto del colosso dello streaming a pagamento era quello di bruciare miliardi di cassa ogni anno, con uscite, soprattutto per investimenti e non per costi, superiori alle entrate.

Nel 2020 questo non accadrà: nei primi nove mesi la cassa è positiva per 2,2 miliardi di dollari, mentre era in rosso di 1,6 miliardi nel 2019. La chiusura d’anno è prevista attorno ai +2 miliardi. Nel quarto trimestre, infatti, ripartiranno molte produzioni e ci saranno investimenti, che poi proseguiranno nel 2021 dove le stime di cassa parlano di un rosso di un miliardo di dollari a fine esercizio.

Va ricordato come Netflix sia anche tra i player interessati alla Serie A del futuro, per dare una forte spinta ai propri abbonati in Italia tramite il calcio. I vertici della Lega Serie A hanno incontrato nelle scorse settimane il manager del colosso, Paolo Lorenzoni, ex Discovery, oltre a quello di DAZN (nella persona dell’amministratore delegato Veronica Diquattro) e di Amazon (Alex Green di base a Londra) per prepararsi ad avviare l’asta per i diritti tv.

«Stiamo attirando l’interesse di grandi piattaforme internazionali, come Amazon e Netflix, speriamo che il calcio torni al centro del confronto fra tecnologie e piattaforme. Con la creazione di una rete unica, il calcio può divenire elemento attrattivo», aveva detto invece Luigi De Siervo, ad della Serie A.

PrecedenteZhang precipita nella classifica dei miliardari cinesi
SuccessivoUna Spac pronta a mettere le mani sul Liverpool

1 COMMENTO

  1. […] L’arrivo di Sky Wifi sul territorio siciliano è quindi un passo importantissimo, sia per il presente che per il futuro. Al giorno d’oggi, infatti, il mondo è sempre più digitalizzato e alcune attività di uso comune si sono evolute. Basti pensare alla didattica a distanza e i vantaggi che presenta, ma anche a hobby come i giochi da casinò online, sempre più preponderanti rispetto alla loro controparte fisica, o il consumo di servizi on demand come Netflix, che ha recentemente raggiunto i 195 milioni di utenti. […]

Comments are closed.