Twitter VAR Bundesliga – La DFB, la Federcalcio tedesca, ha lanciato su Twitter il profilo @dfbschiris, ovvero l’account degli arbitri della Bundesliga in cui, quasi in tempo reale, i fischietti ricostruiscono dinamica e decisioni delle azioni principali su cui interviene la Var nel campionato tedesco.
Una soluzione contro le polemiche semplice sia sul piano economico che su quello tecnologico. Il funzionamento è al limite del banale. Il VAR interviene su un episodio, l’arbitro decide, un tweet spiega cosa è accaduto e perché. E lo fa dal Vac, il Video Assist center di Colonia, in pratica la sala centralizzata del VAR collegata coi campi via fibra ottica. Sala centralizzata che da tempo è attesa anche in Italia dove è in corso di realizzazione a Coverciano.
Un esempio: alla Opel Arena di Magonza, nella sfida tra Mainz e Borussia Moenchengladbach, al 74’ il VAR entra in azione per un fallo di mano di Niakhaté con la successiva concessione del rigore da parte dell’arbitro Willenborg. Praticamente in tempo reale @dfbschiris twitta: «#M05BMG (l’hashtag della sfida con le sigle
delle due squadre in campo, ndr) 74 (il minuto). Decisione dell’ar-
bitro: rigore. Motivo del check: tocco di mano? Decisione finale:
rigore».
E quando un caso richiede più di 280 caratteri? Nessun problema. In Darmstadt-St.Pauli, l’arbitro non vede un rigore, il Var interviene e il direttore di gara rettifica. Sull’account twitter prima si sintetizza il provvedimento: «Decisione dell’arbitro: nessun rigore, motivo del check: fallo, decisione finale: rigore». E poi la scelta viene spiegata nel dettaglio: «Stanilewicz colpisce Daschner al piede e lo abbatte (a prescindere dall’intenzione) nel-
l’area di rigore avversaria. Il Var interviene perché l’arbitro non
ha notato questo contatto nella zona dei piedi (un cosiddetto serious missed incident, fallo importante non visto) e le immagi-
ni lo dimostrano».
In Italia? Il confronto e l’apertura alla trasparenza sono da anni negli obiettivi dell’Aia e in particolare del designatore Nicola Rizzoli che più volte ha aperto alla possibilità di commentare le decisioni della giornata, ma legando questa svolta al completamento della sala unica VAR di Coverciano.
«L’obiettivo per la prossima stagione – spiegava Rizzoli circa un mese fa – è di avere una sempre maggiore trasparenza e di progressiva apertura del nostro mondo, delle nostre problematiche e soprattutto delle nostre interpretazioni. Se la gente capirà come interpretiamo una regola, sarà tutto certamente più facile. Far parlare gli arbitri? Vedremo, ne parleremo con il presidente Aia Marcello Nicchi. Ma la strada da percorrere è questa. Saremo contenti se avremo la possibilità di raccontarci meglio, sperando che le persone siano più disposte a parlare con gli arbitri e ad ammettere gli errori».