“L’ingresso dei fondi non porterà a una divisione netta, senza possibilità di sincronia. La capacitàdei fondi sta nel fatto di mettere assieme competenze. C’è un’evoluzione dei consumi, e noi dobbiamo essere bravi ad anticiparla”. Lo ha detto Guido Fienga, ad della Roma, durante un’intervista a SportLab, l’evento digitale dedicato al futuro dell’industria dello sport per i 75 anni di Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio.
“Facciamo la scelta di un partner non semplicemente perché porta soldi, ma anche perché porta un know-how. Non si tratta di un esproprio ma di un arricchimento, proprio perché gli si riconoscono competenze diverse, che aiutano a fare qualcosa di diverso, non fatto fino a questo momento”.
“L’ingresso dei fondi – ha detto ancora Fienga – sta accelerando un processo che l’impatto negativo del virus sta rendendo più urgente, ma che comunque era già partito. La distribuzione dei contenuti era comunque un processo già in corso. Ci sono investimenti enormi da fare ma anche una modifica delle richieste dei consumatori. Il nuovo modello servirebbe a stabilizzare i flussi per le società”.
“Il calcio acquisirà così competenze in settori limitrofi e competenze tecnologiche – ha concluso -. Con l’introduzione del 5G, ad esempio, i modelli di broadcasting classici verranno meno e la partita di calcio in senso pratico porterà ad altri servizi accessibili semplicemente tramite un device”.