Milan marchio forte
(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

“Il Covid ha creato molti problemi in tutti i settori e anche il calcio ha subito un forte contraccolpo. Per fortuna il calcio ha ripensato qualche anno fa il suo modello, perché senza il FPF l’impatto sarebbe stato peggiore, anche se non è perfetto”. Lo ha detto l’ad del Milan Ivan Gazidis, durante un’intervista a SportLab, l’evento digitale dedicato al futuro dell’industria dello sport per i 75 anni di Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio.

“Stiamo affrontando una crisi con mancanza di ricavi e un modello di business che va rivisto. Non c’è una risposta facile su come uscirne, ma con unità il calcio potrà uscire da questa crisi. Stiamo affrontando una crisi con perdita massiccia di guadagni. Penso sia importante sviluppare il FFP. È importante anche lavorare tutti insieme. Serve sinergia e dobbiamo accostarci a tutto questo con mente aperta. Supereremo questa crisi, ma la gente vuole vedere il calcio nelle proprie case. Occorre la collaborazione di tutti”.

“I tifosi del futuro? Dobbiamo analizzare cosa avviene nel mondo. I tifosi del futuro e i giovani non seguono il calcio come facevamo noi. Per questo c’è bisogno di guardare avanti: i tifosi del futuro seguiranno le partite in modo diverso dalla mia generazione. Sono tifosi digitali, cercano un’esperienza diversa sia live che nelle loro case. In pochi guardano le partite stando concentrati per tutti i 90′. È una sfida ma anche una grande opportunità, dobbiamo guardare avanti con creatività e immaginazione”. 

“Fondi? Va pensata Serie A in un contesto globale, internazionale. Ha giocatori e propretari da tutto il mondo. Questa è l’opportunità che il calcio italiano deve sfruttare per tornare al top”.

“L’obiettivo è creare un Milan che renda fieri i propri tifosi di essere di nuovo al top del mondo, con giocatori top ma anche cresciuti nel club, giocatori fieri anche di giocare nel miglior stadio del mondo. Lavoriamo notte e giorno per riportare il Milan al livello a cui appartiene.” 

“Abbiamo chiara la visione del Milan del futuro e la cosa più importante è quello che avviene dentro il campo. Vogliamo giocatori che siano fieri e onorati di giocare per questo club. Vogliamo uno stile internazionale guidato da giovani, abbiamo una squadra tra le più giovani che possano crescere insieme guidati da giocatori d’esperienza”. 

PrecedenteScaroni: «Credo che mille persone a San Siro siano sicure»
SuccessivoFormula 1, salary cap per i piloti dal 2023
Classe 1990, giornalista.