Serie A date ritiri
(Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

Investigatori della polizia giudiziaria inviati dalla Procura della Repubblica che indaga sulla vicenda dei tamponi della squadra e del rispetto dei protocolli anti-Covid da parte della Lazio sono stati oggi ad acquisire elementi nel centro sportivo biancoceleste di Formello e nel laboratorio di analisi di Avellino ‘Futura Diagnostica’. Lo riporta l’Ansa.

Il caso ruota intorno alle positività di Immobile, Strakosha e Lucas Leiva: i tre giocatori salteranno la sfida di domani contro la Juventus. Sul tema oggi era intervenuto il presidente biancoceleste Lotito, intervistato da Repubblica. «Ve l’ho detto, ce stanno a fa’ il gioco delle tre carte. Ma che vuol dire positivo? Positivo vuol dire contagioso, no? Anche nella vagina delle donne, di tutte le donne del mondo, ci sono i batteri. Ma mica tutti sono patogeni, solo alcuni in alcuni casi diventano patogeni e degenerano ».

«Anche Tare è positivo. Ma oggi nessuno ti dice se uno infetta oppure no. C’è un’aleatorietà dell’interpretazione dei risultati. Per me la valutazione la deve fare il medico, io non lo so se Immobile si sia allenato martedì perché non ero a Formello, ma il medico lo ha valutato, gli ha rifatto l’idoneità sportiva, la capacità polmonare a riposo e sotto sforzo e stava meglio di prima», prosegue Lotito.

«Una questione è come vengono conservati i reagenti, i tamponi, come viene effettuato il test. Immobile positivo con il Torino? Abbiamo il tampone, era negativo. Nessun vuol far giocare i positivi, ho fatto fare i tamponi pure ai familiari. L’esposto di Cairo? Cairo mi odia a morte dopo che ha perso con me, i suoi giornali mi attaccano per questo. Ma perde sempre, è ultimo in classifica».

«Perché il laboratorio di Walter Taccone ad Avellino? Sapevo che fosse stato presidente dell’ Avellino, ma non c’entra niente. Quando c’è stata necessità di introdurre i tamponi per tutta la squadra ho chiesto allo Spallanzani, ma mi hanno detto che non era il caso.
Poi c’era il Campus biomedico, che era vicino a Trigoria ed era l’unico nel Lazio, se lo immagina la gente in fila e noi che passiamo avanti? Non mi andava che si pensasse che i giocatori avevano una corsia preferenziale rispetto ad altri cittadini, la salute è uguale per tutti. Quando ho chiesto per la Salernitana mi hanno detto che c’era il centro di Taccone, uno dei pochi convenzionati con la Regione Campania. E abbiamo scelto lui anche per la Lazio».

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Classe 1990, giornalista.