«Grande tranquillità», e la certezza di poter dimostrare di aver lavorato con la massima trasparenza e professionalità seguendo scrupolosamente i relativi protocolli medico-scientifici in relazione alla gestione dei tamponi dei calciatori della Lazio.
E’ quanto trapela da Futura Diagnostica, la struttura con sede ad Avellino che esegue i test Covid i biancocelesti (ma anche per altre squadre di serie B) finita al centro delle inchieste aperte dalla procura di Avellino e dalla FIGC sul caos tamponi.
Futura Diagnostica è di proprietà di Walter Taccone, già presidente dell’Avellino e padre di Massimiliano, ad oggi unico iscritto nel registro degli indagati in quanto presidente del cda della struttura sanitaria. Gli agenti di polizia giudiziaria che si sono presentati nella sede del centro diagnostico nel pomeriggio di sabato hanno acquisito una vasta mole di documenti.
In particolare – spiega l’ANSA – tutti i referti relativi ai tamponi fatti per conto della Lazio sin dall’inizio della collaborazione tra il club di Lotito e il centro Futura Diagnostica, e dunque dallo scorso maggio quando, alla ripresa del campionato, la Lazio si affidò proprio alla struttura irpina per far eseguire i controlli sui propri calciatori.